Speedline. Prosegue il confronto tra le parti, Ronal valuta anche la vendita

Giovedì, 19 maggio 2022

Proseguono le trattative tra i sindacati e il Gruppo Ronal per decidere le sorti della Speedline di Santa Maria di Sala, nel Veneziano.

Ieri, mercoledì 18 maggio, le parti si sono confrontate in una riunione convocata al Mise, il Ministero dello Sviluppo economico, alla presenza anche degli advisor e dell'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan.

Nel corso dell’incontro, Ronal ha giudicato il piano industriale di rilancio dello stabilimento veneziano, presentato dalla Fondazione Ergo, “ottimistico e inattuabile”, oltre a riportare incongruenze su costi, futuri volumi di produzione e riduzione del costo del lavoro.

La proprietà, inoltre, ha dichiarato di essere disponibile a considerare l'ipotesi di vendere Speedline o, in alternativa, la possibilità che subentrino nuovi investitori per sostenere il settore delle ruote.

Da parte loro, invece, Fim Cisl e Fiom Cgil Venezia hanno chiesto nuovamente alla proprietà garanzie sul mantenimento della produzione di alta gamma e sul fermo delle campionature, la verniciatura del forgiato a Tabina, facendolo rientrare finanziariamente nel bilancio aziendale, e la permanenza della produzione oltre dicembre 2022, per un periodo che dia garanzie di continuità allo stabilimento fino a quando non si arriverà ad un accordo definitivo sulla Speedline.

“Il ceo Oliver Brauner si è detto disponibile ad aprire un confronto su questi punti – hanno dichiarato Fim e Fiom - e si è deciso per una sospensiva della riunione che verrà ripresa in ristretta tra le parti nella giornata di lunedì. Auspichiamo che la prossima settimana si giunga a una definizione chiara e puntuale sugli impegni di Ronal a Tabina, se così non fosse e se l’azienda procedesse in modo diverso da come concordato oggi – hanno annunciato i sindacati - procederemo a dichiarare lo stato di agitazione e a mettere in campo le iniziative di lotta”.

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