Scavazzin (Cisl Padova Rovigo): “Ripensiamo le politiche energetiche”

Mercoledì, 23 marzo 2022

“La crisi energetica che sta colpendo drammaticamente famiglie e imprese del nostro territorio non deve spingerci a scelte affrettate, ma ad affrettare le scelte necessarie, quelle che potrebbero portarci verso un nuovo modello di sviluppo a vantaggio dell’ambiente e delle aziende”.

Samuel Scavazzin, Segretario generale Cisl Padova Rovigo, interviene in merito al caro bollette determinato dalle sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina.

“Gli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Onu con l’agenda 2030 – sostiene - devono indirizzare anche le politiche locali verso uno sviluppo economico e sociale e una maggiore indipendenza energetica, che va perseguita a livello comunitario, nazionale, locale e perfino domestico. Così anche localmente dobbiamo pensare alla creazione di una cabina di regia che governi la transizione ecologica senza lasciare indietro nessuno, né le famiglie, né le imprese, né i lavoratori”.

Secondo Scavazzin, “stiamo pagando anni di politiche energetiche sbagliate. Per affrontare l’emergenza, oltre ad agire nell’immediato per calmierare gli aumenti, dobbiamo avere il coraggio di affrontare alcuni temi, con le necessarie precauzioni per l’impatto ambientale, che ci permettano maggiore indipendenza energetica, uscendo dalla logica del no, che ci ha bloccato per anni: no all’energia eolica, al nucleare, alle trivelle, ai termovalorizzatori. La Cisl -evidenzia il Segretario dell’Ust Padova Rovigo - sta rilanciando in tutta Italia il tema dei rigassificatori, che conosciamo bene per avere uno dei tre più grandi del Mediterraneo a Porto Levante, portato recentemente da 8 a 9 miliardi di metri cubi l’anno, che garantisce circa un decimo del gas naturale utilizzato in Italia”.

“È necessario inoltre destinare maggiori risorse per chi a causa della transizione si trova in condizioni di difficoltà – conclude Scavazzin - Il manifatturiero, così come il turismo, dovrà affrontare anche le ripercussioni che le sanzioni giustamente imposte alla Russia avranno sul nostro sistema economico e per prepararci dobbiamo definire gli strumenti che permettano di tutelare lavoratori e imprese”.

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