Santa Maria di Sala. Al presidio Speedline il raid automobilistico “Il fuoco dell’amicizia”

L’iniziativa, che ha preso il via lo scorso 9 gennaio da Venezia, è stata promossa e organizzata da ACI Italia e Venezia con l'obiettivo di creare un gemellaggio di amicizia e solidarietà tra le amministrazioni dei territori attraversati e gli Automobile Club locali, austriaci e tedeschi.

Protagonista del raid Jesusleny Gomes, imprenditrice brasiliana di nascita ma veneta di adozione, che alla guida di un’auto d’epoca, la Fiat 1100 103 Zagato, del Club ACI di Venezia (fondato nel 1899 da una donna, la contessa Elsa Albrizzi), ha percorso 2605 chilometri attraversando 21 comuni in territorio tedesco e austriaco.

Prima del rientro a Venezia, il raid ha fatto tappa al presidio Speedline a sostegno degli oltre 600 lavoratori dell’azienda di Tabina che rischia la chiusura.

“Per noi questa iniziativa è un ulteriore segnale di vicinanza del territorio e delle istituzioni – ha commentato Matteo Masiero, Segretario generale Fim Cisl Venezia - Iniziative come quella di oggi ci aiutano a mantenere alta l’attenzione su questa vertenza che non si è ancora risolta”.

“Nell’ultima giornata del raid automobilistico, Jesusleny Gomes ha deciso di fare una tappa a Santa Maria di Sala con l'auto storica con cui ha percorso oltre 2000 km portando la sua vicinanza al mondo del lavoro e ricordando come l'auto e chi ne produce i componenti siano una cosa sola – ha aggiunto Michele Zanocco, Segretario generale Cisl Venezia - La solidarietà portata ha significato vicinanza profonda e sostegno ai lavoratori in questo momento di crisi. Ci sono stati attimi emozionanti che hanno coinvolto tutti i partecipanti – ha ricordato – come quando ha consegnato un angelo in terracotta per addobbare il presepe presente nel presidio. Il calore dell'amicizia che oggi ci è stato donato – ha concluso Zanocco - sia di buon auspicio per il prosieguo della vertenza”.

Al momento il Gruppo Ronal, proprietario della Speedline, ha deciso di bloccare i licenziamenti e la delocalizzazione dell’attività in Polonia che era stata annunciata nel corso di un incontro lo scorso 6 dicembre.

Il prossimo tavolo con il Ministero dello sviluppo economico è fissato per lunedì 17 gennaio.