Riders. Galati (Felsa): “Sbagliato il contratto siglato da Assodelivery e Ugl”

Venerdì, 25 settembre 2020

"Per gli oltre 500 riders della nostra regione cattive notizie. Non serve un contratto sbagliato ma un contratto con retribuzione adeguata e con livelli di flessibilità sostenibili”.

Emiliano Galati, della Felsa (Federazione lavoratori somministrati autonomi atipici) di Verona, condanna il contratto nazionale siglato da Assodelivery e Ugl lo scorso 15 settembre.

“Si deve tornare subito al tavolo di negoziato – afferma - per riprendere e sostenere il CCNL della logistica, sottoscritto dalle nostre Federazioni nel 2018, che integra tutte le garanzie salariali, normative e di welfare, superando la logica del cottimo: in due parole condivisione e rappresentanza”.

Secondo il contratto appena siglato, infatti, oltre alla reintroduzione del pagamento a cottimo (escluso dalla legge), i riders sono qualificati come lavoratori autonomi e, pertanto, esclusi dai diritti del lavoro subordinato, per non parlare del premio di 600 euro in caso di almeno 2.000 consegne all’anno (consegne che non sono decise dal rider bensì dalla piattaforma) e della maggiorazione notturna prevista per la fascia oraria compresa tra l’1.00 e le 7.00 del mattino, quando però gli ordini sono quasi nulli.

Cisl, Cgil e Uil nazionali lamentano, inoltre, di essere state escluse dalla sottoscrizione del contratto proprio mentre è in corso una trattativa col Ministero del Lavoro e chiedono maggiori garanzie per il settore: orario minimo garantito settimanale, inquadramento dei riders come lavoratori subordinati, veri diritti sindacali a partire dalla rappresentanza e applicazione delle tutele previste dal contratto della logistica e trasporto merci del 2018 tra cui tredicesima mensilità, ferie pagate, malattia retribuita e maggiorazioni per lavoro notturno, domenicale e festivo.