Veneto. Agricoltura, imprenditori e sindacato a confronto a Verona

Mercoledì, 03 agosto 2022

Negli ultimi dieci anni il numero delle aziende agricole, in Italia, è diminuito del 30%, passando da 1.620.884 del 2010 a 1.133.023 del 2020. Nel solo Nordest erano 251 mila, adesso sono 187 mila, di cui circa 70mila in Veneto. In calo anche il numero delle persone che lavorano in agricoltura: 1.459.651 nel 2020 in Italia contro quasi 3milioni (2.932.651) nel 2010. Non va meglio nel Nordest dove, in dieci anni, si è passati da 479.581 a 159.467.

I dati, emersi dall’ultimo Censimento ISTAT, sono stati al centro di un incontro organizzato da Terra Viva e Agri del Veneto ieri, martedì 2 agosto, alla malga “La Casara” a Roverè Veronese, tra produttori e operatori del settore e dirigenti sindacali che si sono interrogati sul futuro dell’agricoltura nella nostra regione. Presenti il Presidente e il vicepresidente nazionali di Terra Viva Claudio Risso e Renzo Aldegheri e il Presidente veneto Thomas Alba; i Segretari Generali Fai Cisl nazionale e Veneto, Onofrio Rota e Andrea Zanin; i Segretari Generali Cisl Veneto, Gianfranco Refosco, e Cisl Verona, Giampaolo Veghini; il Presidente Agri del Veneto, dott. Doriano Annibale, e il Direttore di AVEPA, dott. Mauro Trapani.

“Sul sistema agricolo ha inciso a livello nazionale il fattore demografico – ha commentato Refosco – che vede un calo fortissimo delle nascite e un accelerato invecchiamento della popolazione. Oggi viviamo una grande difficoltà a trovare giovani interessati a intraprendere il mestiere di imprenditori agricoli e si fa molta fatica a trovare manodopera. A fianco di una politica che stimoli la natalità – ha dichiarato il Segretario Cisl Veneto - abbiamo urgente bisogno di un’intelligente programmazione migratoria che attiri in Italia, e in Veneto, talenti e competenze, anche in ambito agricolo”. Refosco ha poi sottolineato la necessità di rilanciare l'impegno per la salute e la sicurezza nel lavoro agricolo: “Fare l'agricoltore, e guidare il trattore, oggi in Veneto è il mestiere più pericoloso, se consideriamo l'andamento degli infortuni mortali sul lavoro negli ultimi anni. Serve una forte alleanza tra sindacato e piccoli imprenditori agricoli – ha concluso - per migliorare le condizioni di lavoro di tutti”.

“Con 538 miliardi di euro, il comparto agroalimentare rappresenta un terzo del nostro Pil nazionale – ha sostenuto il Segretario Fai Cisl nazionale Onofrio Rota - Le risorse che stanno arrivando dal PNRR e CSR possono davvero rafforzare il settore creando reddito per le imprese e garantendo qualità del lavoro”.

Un aiuto all’agricoltura veneta arriverà anche dalla PAC (Politica agricola comune) 2023-2027 che destinerà alla nostra regione oltre 824 milioni di euro (dei quali 146 arriveranno dal bilancio regionale) per 45 interventi individuati soprattutto in ambito di tutela dell’ambiente, mitigazione dei cambiamenti climatici e contrasto al dissesto idrogeologico; investimenti strutturali e per impianti di irrigazione; incentivi per i giovani agricoltori e sviluppo rurale.

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