Castelfranco. Ieri convegno della Cisl su “Sanità pubblica: diritto alla salute per tutti”
“Siamo a Castelfranco, nella terra di Tina Anselmi, madre della riforma sanitaria che ha garantito il diritto alla salute per tutti, per una riflessione profonda sullo stato della sanità pubblica, che anche nelle province di Treviso e di Belluno con la pandemia ha mostrato tutta la sua fragilità”.
Così Franco Marcuzzo, Segretario generale della Fnp Belluno Treviso ha introdotto il convegno “Sanità pubblica: diritto alla salute per tutti”, organizzato da Cisl, Fnp, Fp e Anteas Belluno Treviso, tenutosi ieri pomeriggio a Castelfranco Veneto.
“Oggi - ha proseguito poi Massimiliano Paglini, Segretario generale Cisl Belluno Treviso - il nostro Paese non è più in grado di garantire i diritti democratici costituzionali, a partire da quello universale alla salute. Ciò che ha generato le attuali difficoltà della sanità pubblica sono stati i pesanti tagli al fondo sanitario nazionale nel decennio prima del Covid. Il sistema oggi regge e ha retto fondamentalmente grazie allo spirito di abnegazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Confidiamo che arrivino presto risposte – ha auspicato - in primis dalla Regione. La crescita delle liste d’attesa determina un aumento della spesa privata e in tanti casi la rinuncia alle cure. Si stanno creando due Italie – ha denunciato Paglini - cittadini di serie A e cittadini di serie B, chi può permettersi le cure perché ha i soldi per farlo e chi non può che aspettare di buon grado il proprio turno anche se necessita di cure rapide. Non è così che si garantiscono i diritti democratici”.
Il Segretario della Cisl Belluno Treviso ha, quindi, sottolineato la necessità di aumentare il personale, rafforzare l’assistenza territoriale con attenzione particolare alle aree interne e montane, potenziare le case di comunità e realizzare gli Ospedali di comunità.
Al convegno è intervenuta anche la Segretaria generale della Cisl Fp Veneto, Marj Pallaro, che ha evidenziato come vi sia in Veneto “una grossa carenza di professionisti. Noi, come Fp – ha assicurato - stiamo facendo il più possibile per mantenere i lavoratori presenti all’interno del sistema e incentivare i giovani ad affrontare questi percorsi di studi sia per quanto riguarda la figura dell’operatore sociosanitario, sia per quanto concerne medici e infermieri”.
“Siamo il secondo Paese più vecchio al mondo - ha commentato Emilio Didonè, Segretario generale della Fnp nazionale, concludendo il convegno - e gli anziani hanno più bisogno di sanità, tanto è vero che gli ammalati cronici, che sono il 30%, consumano il 70% del servizio sanitario nazionale in costi, servizi e finanziamenti. In questo contesto, il servizio sanitario ha bisogno di un ammodernamento, di un riordino che metta al centro le persone.
