Lavoro. Veneto, nella prima metà dell’anno aumentano le assunzioni

Martedì, 19 luglio 2022

Nella prima metà del 2022 in Veneto sono stati registrati 77.500 posti di lavoro in più, grazie soprattutto al secondo trimestre che si è chiuso con un saldo tra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro (a tempo indeterminato, determinato e di apprendistato) di +54.000.

Ad aumentare sono stati soprattutto i contratti a termine (+55.300, anche se nel 2021 erano stati +65.200), seguiti dal tempo indeterminato (+20.800, solo 22 in più dello scorso anno) e dall’apprendistato (che con 1.400 posizioni lavorative in più rimane sotto al livello del 2021, anche per effetto di un aumento delle trasformazioni a tempo indeterminato: +21% nel semestre e +47% a giugno).

I dati sono stati diffusi da La Bussola di Veneto Lavoro, che ha evidenziato anche come l’andamento occupazionale dei primi sei mesi dell’anno sia stato particolarmente positivo nei servizi (+54.300 posti di lavoro). Le assunzioni nel terziario sono aumentate del 41% rispetto al 2021, con picchi del +66% nel turismo, mentre l’industria conta 16.100 nuovi posti di lavoro, con un aumento delle assunzioni del 26% e incrementi superiori alla media nel metalmeccanico (+30%). In calo del 5%, invece, le assunzioni nell’agricoltura, unico settore a registrare risultati inferiori alla situazione pre-pandemica.

A livello territoriale, infine, il saldo è stato particolarmente positivo per le province di Venezia (+36.400 da gennaio a giugno) e Verona (+21.500), seguite da Padova (+6.300), Vicenza (+4.600), Treviso (+4.600) e Rovigo (+4.100).

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