Lavoro. Veneto, calo delle assunzioni nel primo trimestre dell’anno

Lunedì, 12 aprile 2021

In Veneto, nel primo trimestre 2021, si è registrata una flessione delle assunzioni rispetto all’anno precedente del -17%, percentuale che scende al -31% se si fa un confronto con il 2019.

I dati, diffusi da "La Bussola" dell'agenzia regionale Veneto Lavoro, evidenziano anche come la riduzione della domanda di lavoro abbia colpito soprattutto i settori maggiormente soggetti alle restrizioni ancora in vigore, come i servizi turistici (-60% sul 2020 e -75% sul 2019) e il commercio (-23% e -34%).

Le province più colpite dalla flessione della domanda di lavoro, infatti, sono state quelle a maggiore vocazione turistica, Venezia e Verona, che hanno segnato rispettivamente un calo del 38% e 17% delle assunzioni rispetto al 2020.

Le più penalizzate, inoltre, sono state le donne (-22% rispetto al 2020, contro il -13% degli uomini), mentre come fascia d’età ne hanno risentito di più i giovani e le età centrali (-18%).

In base ai dati di Veneto Lavoro, infine, le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro (Did, ossia l’atto formale che determina l’inizio dello stato di disoccupazione di una persona e consente di accedere ai servizi di reinserimento nel mercato del lavoro) nel primo trimestre dell’anno sono state 25.800, il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Calo dovuto alle misure per salvaguardare i posti di lavoro, ma anche alle difficoltà di spostamento e chiusure degli uffici pubblici e all’effetto di scoraggiamento che riduce la ricerca attiva di un lavoro.

Tra i nuovi disoccupati, la componente prevalente è costituita dalle donne (54,7%), gli stranieri costituiscono il 26%, mentre cresce il peso dei giovani: il 35%.

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