Lavoro. Ricerca Cisl Belluno Treviso: se non soddisfatti, i giovani cambiano lavoro

Lunedì, 05 dicembre 2022

I giovani se non sono soddisfatti del proprio lavoro lo cambiano. In particolare, cercano salari più alti, ma soprattutto maggior tempo libero, percorsi di crescita in azienda e benefici aziendali.

È quanto emerso da una ricerca condotta dall’Ufficio Studi della Cisl Belluno Treviso su un campione di 2.550 lavoratori delle due province utenti del Caf (due terzi trevigiani e un terzo bellunesi) rappresentativo delle varie fasce di età e delle principali categorie professionali e tipologie di contratto, dati analizzati poi dai ricercatori Stefano Dal Pra Caputo e Francesco Peron.

In base alla ricerca, il 66,5% del campione analizzato ha dichiarato di non essere disponibile in futuro, o nel caso di un nuovo lavoro, a lavorare la domenica, soprattutto gli under 35, dove la percentuale arriva al 70%. Nell’ultimo mese ha lavorato di domenica un giovane su 4. I settori più interessati sono quelli della ricettività e ristorazione (63%) e della sanità e assistenza sociale (54%), ma anche commercio e colf e badanti (oltre il 30%).

Per quanto riguarda gli straordinari, invece, spesso e volentieri chi li fa, non viene pagato nell’oltre un quarto dei casi a Treviso e oltre un quinto a Belluno.

Un lavoratore su due, inoltre, ha detto di essere “abbastanza” soddisfatto del proprio lavoro, oltre il 30% poco o per nulla e solo il 18,7% “molto soddisfatto”. Tra i lavoratori meno soddisfatti, quelli della sanità e dell’assistenza sociale, dei trasporti e magazzinaggio e dell’agricoltura.

Ma se non si è soddisfatti del proprio lavoro, lo si cambia. Fra gli under 35, il 15,6% ha già cambiato lavoro, mentre un altro 47,2% del campione di giovani intervistato ha dichiarato di volerlo cambiare nei prossimi 12 mesi.

Infine, oltre il 66% degli under 35 ha ammesso che in futuro lavorerebbe volentieri in smart working, contro il 44,6% degli over 35.

“I dati emersi – ha commentato Massimiliano Paglini, Segretario generale della Cisl Belluno Treviso - confermano una profonda trasformazione del modo con cui ci si approccia al lavoro o si sta al lavoro e non solo da parte dei giovani che sono la componente della società che più amplifica la trasformazione in atto. Il lavoro – ha concluso - non è più visto come fine unico e totalizzante, ma diventa strumento che deve convivere con altri aspetti della vita di ciascuno”.

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