Lavoro, nel 2020 si sono dimessi oltre 40mila genitori, il 77% sono donne

Martedì, 28 settembre 2021

Nel corso del 2020 sono state convalidate 42.377 dimissioni e risoluzioni consensuali da parte di genitori lavoratori, il 17,8% in meno rispetto alle 51.558 del 2019. Calo che però non è avvenuto in modo uniforme per uomini e donne: 32.812 dimissioni (il 77,4%) si riferiscono a donne e solo 9.565 (22,6%) a uomini, confermando uno squilibrio di genere.

I dati sono stati forniti dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) che, nei giorni scorsi, ha presentato la “Relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e lavoratori padri” così come previsto dall’art. 55 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151.

Le convalide riguardano soprattutto lavoratrici e lavoratori di età compresa tra i 29 e i 44 anni. Il 61% dei richiedenti ha 1 figlio, il 32% 2 e il 7% più di 2, mentre l’età del figlio che più incide è quella fino ad 1 anno, seguita da quella sino ai 3 anni.

L'ambito produttivo maggiormente interessato (oltre il 72%) è il terziario, settore con significativa presenza femminile.

Alla base delle domande convalidate, soprattutto nel caso delle donne, la difficoltà di conciliare il lavoro con le esigenze di cura dei figli sia per ragioni legate alla disponibilità di servizi di cura (assenza di parenti di supporto, costi elevati per asili nido o baby-sitter o mancato accoglimento al nido), sia per ragioni di carattere organizzativo riferite al proprio contesto lavorativo (distanza dal luogo di lavoro, mancata modifica degli orari lavorativi o rifiuto di concessione del part time).

#lavoro #genitori #figli #donne