Il dramma dell’Italia è la crescita zero

Lunedì, 10 giugno 2019

“Tutte le rappresentanze sociali, sia sindacali che datoriali, condividono l’analisi della situazione italiana e le proposte necessarie per cambiare: siamo drammaticamente a crescita zero in un Paese dove invece aumentano le disuguaglianze sociali e l’impoverimento”. Con queste parole Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, commenta, a margine dell’Assemblea organizzativa della Cisl del Veneto, in corso oggi a Mogliano Veneto, la dura presa di posizione antigovernativa espressa dagli industriali alla recente assemblea di Assindustria Venetocentro. “Chi rappresenta il lavoro oggi - spiega la leader della Cisl - ha l’ansia di veder crescere il Paese e ha segnalato più volte le situazioni complicate sulle quali il Governo ha negato o taciuto. Al Paese servono lo sblocco delle opere infrastrutturali, investimenti su impresa 4.0, ricerca e innovazione. Gli appelli sono rimasti inascoltati, con il risultato che siamo il secondo Paese in Europa per capacità produttiva, ma fanalino di coda in termini di crescita. Stiamo scendendo in piazza con le nostre categorie in queste settimane per sollecitare il Governo a cambiare la linea economica, con una politica fiscale a favore del lavoro, e quindi dei lavoratori e dei pensionati, lo sblocco delle grandi e piccole opere pubbliche, che vale 80 miliardi, e politiche concrete per creare le condizioni affinché i giovani restino in Italia”.