Cisl Cgil Uil. Manifestazione 13 maggio a Milano, dal Veneto delegazione di 7.500 lavoratori e pensionati

Mercoledì, 10 maggio 2023

Saranno in 7.500 circa i lavoratori e i pensionati che sabato prossimo, 13 maggio, partiranno dal Veneto alla volta di Milano per aderire alla manifestazione unitaria di Cisl Cgil e Uil per il Nord Italia con cui le organizzazioni sindacali chiedono a Governo e Imprese un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali. La manifestazione di Milano, infatti, segue quella di sabato scorso a Bologna e precede quella di sabato 20 maggio a Napoli.

Tra le rivendicazioni di Cisl Cgil e Uil: tutela dei redditi dall’inflazione con l’aumento di pensioni e salari; riforma della previdenza e del fisco; finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico, all’istruzione e alla formazione; lotta alla precarietà; investimenti e formazione in materia di sicurezza sul lavoro; lotta alle mafie e al caporalato.

“È necessario che il Governo metta in campo un confronto strutturato con il sindacato – spiegano i Segretari generali di Cisl Cgil e Uil Veneto, Gianfranco Refosco, Tiziana Basso e Roberto Toigo – per affrontare le urgenze e le priorità del momento, a partire dall'inflazione, che sta erodendo il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati. Da tempo - aggiungono - chiediamo un taglio delle tasse sul lavoro strutturale e permanente. Il provvedimento varato dal Governo il primo maggio risponde solo parzialmente alle nostre richieste. E non basta intervenire sulla leva fiscale: le risorse possono essere reperite tassando le imprese che hanno realizzato extraprofitti, per una più equa distribuzione della ricchezza, e bisogna rinnovare i contratti collettivi”.

“C'è poi l'enorme tema della precarietà del lavoro, su cui il Governo sta andando nella direzione sbagliata – sostengono Refosco, Basso e Toigo –. È un problema che va risolto se si vuole dare una prospettiva alle nuove generazioni, che sempre più spesso lasciano il Paese per trovare opportunità di realizzazione all'estero. In Veneto, negli ultimi decenni, abbiamo perso 250mila ragazze e ragazzi. E il lavoro instabile, ricattabile, insieme alla deregolamentazione selvaggia del sistema di appalti e subappalti – concludono i Segretari generali di Cisl Cgil e Uil Veneto - è anche la prima causa di incidenti mortali e infortuni sui luoghi di lavoro: una strage da fermare con ogni mezzo”.

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