4° Congresso Cisl Padova Rovigo: riconfermato segretario generale Samuel Scavazzin

Venerdì, 11 aprile 2025

Si è concluso oggi a Bagnoli di Sopra (Padova) il quarto congresso di Cisl Padova Rovigo con la riconferma del segretario generale Samuel Scavazzin. Accanto a lui in Segreteria, sono state riconfermate anche Francesca Pizzo e Paola Guidolin.

«Il congresso è la massima espressione di democrazia di un sindacato e se siamo qui oggi è per far sintesi di un percorso condiviso che ogni militante, operatore e delegato ha animato, rendendolo intenso, vivace e ricco di contenuti» ha commentato il neoeletto segretario Scavazzin. «I risultati del tesseramento rappresentano la conferma dell’efficacia del nostro impegno e di una larga condivisione delle scelte operate in questa delicata fase sociale ed economica per tutto il Paese, attraverso un quotidiano lavoro straordinario dei nostri militanti, donne e uomini, nei luoghi di lavoro, che hanno reso il nostro sindacato sempre più multietnico, multiculturale e aperto alle istanze dei giovani». «Grazie per questi due giorni intensi ‒ ha aggiunto Scavazzin ‒. Abbiamo una linea importante da condividere tutti insieme. Ne avremo da fare. Ringrazio tutto lo staff che ha organizzato questo splendido evento».

«Facciamo parte di un’organizzazione che ha saputo dettare la rotta di questo Paese e anche del Veneto ‒ ha evidenziato nel suo intervento Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto ‒. E oggi con la legge sulla partecipazione abbiamo una ulteriore grande opportunità. Abbiamo il dovere di emancipare le persone che ci affidano la loro rappresentanza per renderle persone libere e autonome, anche rispetto al senso stesso del lavoro. Questo dovere è una grande responsabilità. La Cisl è nata dal pensiero che il lavoro sia uno strumento per realizzare la persona e non una prestazione offerta in cambio di salario».
Rispetto alle molte sfide aperte per il Veneto Paglini ha detto: «Ci sono molte emergenze che dovremo affrontare, e servirà farlo facendo sinergia tra pubblico e privato. La prima emergenza è quella demografica: tra quindici anni avremo il doppio degli over65 e dei non autosufficienti di oggi, se non si metteranno in campo politiche demografiche adeguate. Una seconda emergenza è senz’altro quella abitativa. La terza, strettamente connessa all’invecchiamento della popolazione, è sociale che per noi si affronta prevalentemente con l’applicazione della normativa sugli ambiti territoriali sociali, ma anche con l’avvio di forti sinergie tra welfare pubblico e contrattuale. Rispetto agli ATS, abbiamo chiesto il mantenimento della natura giuridica pubblica dei nuovi enti, perché non possiamo perdere le competenze e i ruoli delle migliaia di lavoratori pubblici coinvolti».

L’assemblea congressuale ha visto anche la partecipazione del segretario di Cisl nazionale Ignazio Ganga. «Questo congresso sta all’interno di un processo complesso che ci poterà a metà luglio al congresso confederale ‒ ha sottolineato Ganga ‒. Vuol dire stare nelle radici della confederazione che vuole rimettere al centro del dibattito politico i temi del sociale e vuole segnare traiettorie importanti del futuro. Dobbiamo avere la consapevolezza che viviamo un tempo non facile. Ritornano le dicotomie e le divisioni. In questo scenario abbiamo un ruolo cruciale, innanzitutto come motore di elaborazioni di idee e come soggetto che interpreta la complessità del mercato del lavoro e del sociale senza sottrarsi al confronto e proponendo sempre soluzioni adeguate. Nasciamo 75 anni fa per accompagnare ideali e sentimenti di giustizia, e così dobbiamo fare anche oggi. E per farlo dobbiamo fare la nostra parte, quella del lavorare per una buona società che non lascia indietro nessuno, coniugando visione ideale e pragmatismo quotidiano. Siamo chiamati a costruire argini in un fiume in piena e il materiale di questi argini sono i nostri valori. Ci innoveremo con il grande progetto della partecipazione. Dobbiamo consolidare la società, consapevoli che c’è un cambio di struttura economica e sociale. Questa sfida ci rimanda all’avanzare dell’intelligenza artificiale. Saremo sfidati su una serie di questioni che impongono scelte etiche e lavorative ancora mai affrontate».