IL GAZZETTINO - CISL VENETA VERSO IL CONGRESSO «Sì al dialogo, ma basta veti della Cgil»

Sabato, 18 aprile 2009

Venezia. «Saremo una presenza attiva sul territorio per promuovere un modello di sviluppo socio sostenibile». Con queste parole del segretario regionale Veneto uscente, Franca Porto, la Cisl si avvicina al suo decimo congresso regionale, in programma a Verona dal 22 al 24 aprile prossimi con il titolo "Noi vivremo del lavoro", al quale interverrà anche il segretario generale nazionale Raffaele Bonanni.
Tappa conclusiva, per la Cisl veneta, che conta 436.677 iscritti, ponendosi come il sindacato con più iscritti attivi (esclusi dunque i pensionati), di un percorso che ha visto in questi mesi 7 congressi provinciali, 18 congressi di categoria per ciascuna delle provincie e infine 18 congressi regionali di categoria.
«Occorre ridare valore sociale al lavoro - ha sottolineato Franca Porto -, soprattutto in questo momento di crisi. Oggi più che mai è necessario costruire una cultura sociale di equità fondata sul lavoro, che vogliamo produttivo, ben retribuito, sicuro e professionalizzante».
Il congresso sarà occasione del rinnovo dei vertici regionali del sindacato, che salvo stravolgimenti dovrebbe vedere la riconferma di Franca Porto alla segreteria generale, assieme agli attuali segretari dell'unione sindacale regionale che nel presentare l'appuntamento della prossima settimana hanno sottolineato l'importanza di aiutare i lavoratori, ma soprattutto le imprese, creando le condizioni per ripartire al termine della crisi.
Passo importante, ma limitato, la nuova legge regionale sul lavoro, secondo il segretario Giulio Fortuni, perché «servirà solo per l'emergenza», mentre secondo Marino Fantino, resta aperto il capitolo energia, nel quale «l'obiettivo deve essere l'autosufficienza, per raggiungere il quale sosteniamo la riconversione della centrale di Porto Tolle, ma anche i termovalorizzatori».
Ma servono anche «razionalizzazione e pianificazione in ambito socio sanitario», secondo Sabrina Dorio, e «un federalismo non solo ideologico da parte di certa pubblica amministrazione», come sostiene Maurizio Cecchetto.
Dopo i segretari le conclusioni i Franca Porto, che presenta la chiave della nuova Cisl: «Auspichiamo una riunione della confederazione, ma è finito il tempo in cui la Cgil può mettere il veto su ogni questione. La pura protesta non porta a nulla, nel terzo millennio il sindacato deve essere sul campo, come sarà la Cisl, accanto ai soggetti territoriali, mettendo sempre al centro il lavoro».
Daniele Duso

IL GAZZETTINO -Sabato 18 aprile 2009

XVI Congresso Cisl