Per un federalismo cooperativo e solidale: a servizio dello sviluppo dei territori e per la coesione sociale del Paese.
L’editoriale del segretario generale Massimiliano Paglini sul tema dell’autonomia differenziata, a margine del convegno della 1a Giornata dell'Autonomia "Verso la concreta attuazione della volontà popolare", promosso dalla Regione del Veneto.
L’autonomia è un principio costituzionale che va attuato. Al Paese servono riforme strutturali che scardinino il conservatorismo storico e realizzino appieno i principi costituzionali, a partire dall’articolo 5, che stabilisce il più ampio adeguamento dei principi e metodi della legislazione della Repubblica alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
Per questo, per avere un paese moderno e più giusto, rimane architrave il rafforzamento delle autonomie locali, coniugando unità e pluralismo così come la salvaguardia dei valori che uniscono il popolo italiano e le specificità di ogni territorio. Il fine è di realizzare un federalismo cooperativo e solidale, capace di promuovere lo sviluppo economico dei territori e al contempo la tenuta sociale del Paese intero.
Crediamo che l’efficienza dei servizi e un utilizzo responsabile delle risorse sia l’orizzonte verso il quale tutto il Paese deve tendere per rispondere alla crescente richiesta di tutele sociali e di servizi pubblici. Consideriamo dunque la legge Calderoli un primo passo che necessita di conferme fondamentali, ovvero la definizione dei LEP e la dotazione dei fondi perequativi, per garantire le regioni più deboli e salvaguardare la coesione nazionale. Perciò auspichiamo vivamente che si apra presto il confronto con la Regione Veneto sulle nove materie non LEP e sulle quattro già richieste nel 2018.
E se è vero, come è vero, che la domanda di autonomia è strettamente collegata a un’esigenza di giustizia fiscale, serve un sistema migliore: per un nuovo patto di cittadinanza e una rinnovata coesione sociale per consentire al Paese di riprendere la via dello sviluppo e della crescita. Evocare diversità salariali tra Nord e Sud mina alla radice il patto di coesione e responsabilità che deve governare l’attuazione dell’autonomia. Viceversa va difesa e applicata la contrattazione collettiva confederale e rafforzata la distribuzione della produttività attraverso la contrattazione decentrata. La piena realizzazione del federalismo fiscale, quale riforma collegata al Pnrr, rappresenta la strada per rimuovere le ingiustizie di una struttura fiscale che colpisce principalmente lavoratori dipendenti e pensionati, premiando così evasori e pentiti, e per arrivare alla piena responsabilizzazione, a ogni latitudine, di tutti gli amministratori locali senza penalizzare gli enti locali virtuosi.