Sparate di fine estate

Domenica, 04 settembre 2011

In una estate dove tutti si sentono in dovere di aprire la bocca ci mancava solo che venisse contestato anche il diritto, per chi ha perso il lavoro, di beneficiare di un (modesto) sussidio: l'indennità di disoccupazione o di mobilità. Per l'assessore regionale Manzato (non per un pinco pallino qualsiasi!) in Veneto più di due terzi dei disoccupati che percepiscono questi sussidi lavorano in nero. Come li abbia contati non si sa.

Se ciò corrispondesse al vero potremmo però dire che nella nostra regione ci sono almeno 70-80 mila lavoratori in nero e quindi qualche decina di migliaia di azienda che li utilizzano. Che sia una sparata non vi è alcun dubbio. Nel Veneto il lavoro nero non è mai stato completamente debellato ma vorremmo ricordare però al responsabile regionale delle politiche agricole che proprio nella sua provincia di Treviso sono migliaia i lavoratori che vengono regolarmente assunti anche per la sola vendemmia: i vaucher sono nati nella Marca.

Ma ancora più da osteria è il rimedio che il politico propone: vigili a casa di tutti i 120 mila disoccupati veneti che, in questi anni di crisi, percepiscono una indennità sostitutiva dello stipendio (a proposito: segnaliamo al nostro ce ne sono anche diverse altre migliaia che non prendono più nemmeno quella).

Non male come idea. Ci chiediamo quindi cosa stiamo a fare noi, sindacati, imprenditori e Regione al tavolo di concertazione di Palazzo Balbi quando discutiamo e progettiamo politiche attive per il lavoro, formazione e riqualificazione professionale per il disoccupato, incentivi per l'occupazione. Il disoccupato deve starsene in casa, tutto il giorno, pronto a marcare presenza quando arrivano i controllori. Sarà il lavoro a cercarlo, bussando anche lui alla sua porta.

Scherzi a parte, non possiamo non essere profondamente preoccupati se quello di Manzato è il pensiero ricorrente nella Giunta Regionale. Abbiamo problemi di occupazione sempre più seri perché il lavoro non c'è, né in bianco né in nero. E senza lavoro la maggioranza dei veneti non campa bene o non campa affatto. Credo che non sia difficile per nessuno comprendere che vivere con 800 euro al mese (ma anche meno) non piaccia a nessuno. Perché per i nostri lavoratori disoccupati quelle somme sono il loro reddito reale: gli evasori stanno da un'altra parte.

Più che di contumelie contro i disoccupati servono azioni per produrre occupazione.

Franca Porto