oggi, venerdì, pesce? Le attese del Veneto

Giovedì, 25 giugno 2009

Il governo ha preannunciato per oggi, venerdì 26 giugno, un Consiglio dei Ministri nel quale sarà varato un decretone che dovrebbe contenere la manovra dell'estate 2009. I suoi contenuti saranno essenzialmente dettati da finalità di contrasto alla crisi. Dalla stampa e da qualche dichiarazione dell'Esecutivo sono filtrate notizie sui provvedimenti che verranno approvati.
Molto risalto viene dato a due interventi di sostegno al reddito delle persone e delle famiglie a basso reddito: la Social Card ed il Bonus famiglia.
Sulla Social Card, dopo il fiasco al nord dove, a causa degli assurdi criteri restrittivi imposti dai ministeri (basta possedere qualche metroquadrato di orto o una cantina accatastata regolarmente per esserne esclusi) ben pochi anziani hanno potuto accedere al pur modesto beneficio, si prospetta un allargamento delle maglie.
Almeno per spendere i soldi rimasti inutilizzati, pari a circa la metà delle risorse stanziate alle scopo.
Su questo intervento, ben diverso da quanto richiesto per i pensionati poveri dalla Cisl anche nella recente manifestazione nazionale del 7 giugno, auspichiamo che vengano, perlomeno, considerate le dettagliate e precise richieste di modifica dei criteri di accesso che come Cisl del Veneto abbiamo avanzato ai Ministri competenti ancora nello scorso gennaio. Il solo innalzamento del tetto di reddito annuo da 6 a 7-8 mila euro non ridurrà l'esclusione dalla card dei pensionati delle regioni del nord, Veneto in testa, se non per pochissimi casi. Anzi, probabilmente si accentueranno le sperequazioni geografiche (con le regole in vigore la Card è stata assegnata in Veneto a 7 pensionati a basso reddito su 100, in Campania a 72 su 100, con gli stessi redditi di pensione).
Ci va bene se la card viene estesa anche ai bambini fino ai 6 anni anche se non troviamo alcun argomento valido a sostegno della esclusione dei bambini stranieri: non mangiano di meno e hanno lo stesso diritto a vivere e crescere di quelli italiani. O no?
Bene anche se si allarga la platea degli aventi diritto al bonus famiglia. Ci aspettiamo però che il ministero provveda a pagare immediatamente i bonus dello scorso anno per chi non aveva il sostituto d'imposta (ad esempio i lavoratori disoccupati) e rapido sia il pagamento dei bonus di quest'anno per chi è nelle medesime condizioni. In Veneto non sono pochi casi ma molte migliaia se sommiamo chi ha perso il lavoro con chi svolge lavoro domestico o occasionale.
Ci interessano molto le misure sul welfare. Si parla di dote per il cassaintegrato assunto, di capitalizzazione della Cig per il cassaintegrato che apre una attività autonoma e di incentivi per le aziende che recedono dalla intenzione di ricorrere alla Cig o di licenziare.
La stessa attenzione va alle misure annunciate per lo sviluppo (detassazione degli utili reinvestiti).
Sono misure che se ben definite, se rese immediatamente esigibili e nello stesso tempo messe al riparo da possibili furbizie, possono portare un po' di sollievo alla difficile situazione che sta attraversando l'occupazione e il tessuto produttivo regionale, dove abbiamo perso centomila posti di lavoro e si allarga la schiera dei disoccupati senza che dalle aziende arrivino veri segnali di ripresa.
Insomma: ci aspettiamo un venerdì se non di pesce, almeno di non sole spine.

Franca Porto