Misure anti-crisi: il Veneto si muove

Giovedì, 11 dicembre 2008

Un ulteriore passo in avanti per la estensione delle misure di protezione sociale anti-crisi è stato fatto in Veneto con la sottoscrizione, da parte delle organizzazioni sindacali Cisl, Cgil e Uil regionali e della Regione, del Protocollo d'intesa per la condivisione delle misure anticrisi da attuare in Veneto.

Come Cisl abbiamo proposto, sostenuto e sollecitato questo accordo di concertazione, anche nei momenti in cui sembrava prevalere la polemica. Abbiamo detto che in Veneto, di fronte alla crisi, nessuno poteva marcare visita. Anzi, in una regione come la nostra, vi era (e vi è ancora) l'obbligo di fare di più, praticando anche a livello sperimentale, un percorso di welfare federalista in materia di tutele sul lavoro.

Nella frase, contenuta nel testo del protocollo, dove i firmatari si impegnano a "formulare in modo condiviso entro i primi mesi del 2009 un nuovo patto per lo sviluppo del Veneto, che valorizzi le aziende e le produzioni innovative e sostenga il sistema dei servizi a persone e imprese" è precisato il punto di arrivo e di partenza di questo lavoro di concertazione.
Uno spazio di azione che si è aperto anche grazie alla riforma del sistema contrattuale che assegna nuove e più ampie funzioni alla contrattazione aziendale e territoriale.

I punti salienti sono quelli sostenuti unitariamente nei mesi scorsi e sono imperniati attorno alla attivazione di politiche di flessicurezza che puntano all'utilizzo delle risorse che l'Unione Europea mette a disposizione per prevenire la disoccupazione e sostenere le fasce deboli del mercato del lavoro. Anche questo aspetto trova riferimento nelle misure anti-crisi, come l'estensione degli ammortizzatori sociali, ottenute con la trattativa dal governo nazionale.

Il protocollo riguarda quindi la estensione degli ammortizzatori sociali, le misure per favorire ed incentivare il re-impiego dei lavoratori licenziati, le misure di ulteriore sostegno per le persone svantaggiate, l'ammodernamento e ampliamento della rete per la formazione e la riqualificazione.

Dunque un altro passo in avanti; un passo che si aggiunge con quello ottenuto dal governo nazionale. Risultati concreti di una perseverante azione di pressione e di trattativa.
Noi però non intendiamo fermarci qui.
Per superare la crisi e far ripartire lo sviluppo serve molto altro ancora, sia nelle scelte nazionali che in quelle regionali e locali, e bisogna fare in fretta.

Franca Porto, segretaria generale Usr Cisl Veneto

Venezia- Mestre 10 dicembre 2008

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