Duecentomila, e gli altri

Giovedì, 04 giugno 2009

Più di duecentomila sono, nella nostra regione, le persone non autosufficienti. Centomila sono quelle a cui questa condizione viene riconosciuta dalla legge e che conseguentemente beneficiano della indennità di accompagnamento.
Un numero che cresce progressivamente, di anno in anno, con l'aumentare della popolazione anziana. I progressi della scienza medica, che pur hanno debellato o ridotto notevolmente le non autosufficienze dovute a malattie che colpiscono soprattutto i neonati ed i più giovani, non corrono infatti così rapidi da garantire che all'allungamento della vita media corrispondano contemporanee migliori condizioni di salute. La non autosufficienza è così oggi una condizione che riguarda sempre più persone anziane.
In Veneto all'anziano, ma più in generale alle persone disabili non autosufficienti, dobbiamo garantire diffusamente due delle principali condizioni del vivere bene e quindi a lungo: stare a casa propria e con la propria famiglia da una parte, un sistema sanitario di qualità e accessibile a tutti anche sotto il profilo dei costi, dall'altra. La Regione Veneto sta già facendo un notevole sforzo in questo senso.
Gli anziani che vivono nelle case di riposo ed in altri istituti di cura sono 25.000 ed appartengono essenzialmente a due categorie: coloro che non hanno una propria famiglia e quelli che sono in condizioni psico-fisiche tali da richiedere assistenze e cure non gestibili dalle famiglie.
I servizi di assistenza forniti da un esercito di badanti straniere (almeno 60 mila in Veneto, per un terzo clandestine), dai servizi domiciliari dei Comuni e dalle ASL ed infine da una ampia rete di volontariato sussidiario sono diventati, nel tempo i punti forti, ed insostituibili, di questo welfare che non compromette, anzi spesso migliora, la normale vita quotidiana degli assistiti.
Questo sistema di welfare integrato, in parte spontaneo, che vive e si diffonde grazie ad un prezioso equilibrio tra contributi dello Stato e locali, attività garantite dalle strutture pubbliche locali, assistenze a carico delle famiglie e servizi offerti dal volontariato, va curato, alimentato e protetto con adeguati interventi di sostegno, non intrusivi, realizzati nell'ambito della solidarietà e della equità sociale.
La legge per il sostegno alla non autosufficienza che rivendichiamo alla Regione Veneto può essere definita come una delle colonne portanti per il futuro di questo sistema per merito di due punti di forza. Il primo è quello di riconoscere alle persone non autosufficienti, per principio, il diritto alla assistenza pubblica; il secondo è quello di razionalizzare l'uso delle risorse economiche locali destinate a questo scopo.
La battaglia sostenuta, unitariamente, dai sindacali confederali dei pensionati veneti, ha fatto depositare, nelle scorse settimane, presso il Consiglio Regionale un testo di legge approvato da tutte le forze politiche, di maggioranza come di opposizione.
Domani (5 giugno, ndr) la Cisl e la Federazione dei Pensionati Cisl del Veneto riuniscono a Padova l'intero gruppo dirigente regionale, per ribadire la richiesta che il Consiglio Regionale approvi la legge in tempi rapidi ma anche per sostenere l'altro fronte su cui si gioca questa partita, quello nazionale.
Non tutto infatti si decide in Veneto. La manifestazione nazionale organizzata dalla FNP Cisl per il prossimo 11 giugno a Roma si prefigge di mantenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica, delle forze politiche e del governo sugli impegni dello Stato in materia, a partire dalla costituzione del Fondo nazionale per la non autosufficienza, un fondo che reclamiamo da tempo e a cui poi attingeranno risorse le Regioni ed i Comuni aggiungendovi quelle proprie.
In questo periodo di crisi, dove le attenzioni della politica sono più rivolte a tutt'altre questioni, la Cisl vuole rimarcare che i centomila e più anziani e disabili non autosufficienti del Veneto, non possono essere dimenticati e con loro un sistema di welfare che ci allunga e rende migliore la vita.

Franca Porto, Segretaria Generale Cisl Veneto Adolfo Berti, Segretario Generale FNP Cisl Veneto
pensionati, welfare, Fnp Cisl, non autosufficienza