26 gennaio. 1863. Meno sussidi per gli emigrati veneti

Il Governo di Torino riduce i sussidi per l'emigrazione veneta «economica». A Modena, sono segnalati emigrati che «per mancanza di titoli» devono rimpatriare, «ma quando sono al confine vengono respinti dall'autorità austriaca» ed è «affatto impossibile che possano qui occuparsi». Giuseppe Alvisi di Rovigo insiste per organizzare militarmente gli emigrati disoccupati che possono formare un esercito di 15.000 uomini da inviare nel Veneto. Invece, così si sono seminati «germi di antipatia non contro il principio di nazionalità, ma contro il sistema che dai governanti si è adottato per farlo trionfare».