20 febbraio. 1848. «Che il processo sia veloce e pubblico».

Domenica, 20 febbraio 2011

I giudici chiedono a Manin, detenuto, d'illustrare il suo piano di riforma della procedura penale e civile, che ha trattato nella sua Giurisprudenza veneta, un saggio dei volumi Venezia e le sue lagune. Manin propone di passare dal rito inquisitorio che costituiva la specificità del processo penale austriaco, a un rito che abbia almeno alcune prerogative dell'accusatorio dando all'imputato il diritto di difesa e la garanzia di un giudice terzo diverso da quello che sostiene l'accusa. Dunque, «che vi sia difesa e che il processo sia veloce e pubblico», come accadeva ai tempi della passata Repubblica.