19 settembre. 1848. Lanciata una sottoscrizione per tre milioni di lire
Quarantadue ricchi veneziani prestano alla Repubblica tre milioni di lire per garantire l'emissione della carta moneta patriottica. Si usa anche la coercizione. A un industriale del vetro che ha rifiutato la sottoscrizione, sono confiscati fabbrica e negozi. In ottobre, ad altre 150 ditte cittadine è chiesto un prestito di altri due milioni; il 15 novembre un altro milione è chiesto a quelli che non hanno sottoscritto i prestiti precedenti. Le condizioni finanziarie obbligano a tali misure. Le spese militari assommano a oltre due milioni di lire mensili e le entrate fiscali non superano le 300.000 lire.