Esodati: ad oggi 64mila in pensione e 34mila con certificato

Mercoledì, 04 febbraio 2015

L’Inps ha pubblicato nei giorni scorsi il report sulle salvaguardie (esodati a cui vengono applicate le regole pre-Fornero per il pensionamento) aggiornato al 23 gennaio di quest’anno.

Il primo dato riguarda il numero delle salvaguardie attivate nei sei diversi successivi provvedimenti di legge che sono in totale 170.230. I lavoratori che invece hanno ottenuto la certificazione del diritto alla salvaguardia sono circa 98.000 di cui 64.000 già beneficiano del trattamento di pensione.

Sono quindi ben 72mila i posti di salvaguardia non assegnati, più del 40% di quelli disponibili.

Una percentuale molto elevata, anche se dai conti Inps mancano i numeri delle pensioni di salvaguardia liquidate dalla gestione ex Inpdap (segno evidenti che l’accorpamento dei due enti è, per molti aspetti, ancora sulla carta).

Sempre sulla base del report, guardando alle diverse tipologie di esodati risulta evidente che è andata in porto al cento per cento la salvaguardia dei lavoratori in mobilità: sui 51.610 posti offerti ne sono stati utilizzati 41.140.

Nel caso dei lavoratori con versamenti volontari il 57% delle salvaguardie disponibili (20.779 certificazioni su 36.990 posti) è andata a segno.

Ancora più distante il rapporto tra salvaguardie previste e salvaguardie utilizzate nel caso dei lavoratori che avevano cessato il rapporto di lavoro (i dimessi): 26.620 o numeri previsti complessivamente, 10.878 quelli certificati.

Al contrario hanno avuto più certificazioni di quelle disposte in via preventiva gli esodati pubblici esonerati dal servizio (1.256 rispetto ai 950 previsti) e i lavoratori con congedo parentale: 4.984 rispetto a 2.650. Le risposte sulle cause del mancato utilizzo di una quantità così elevata delle salvaguardie disponibili sono due, una esattamente contraria all’altra. La prima è che i requisiti per beneficiare delle salvaguardie, specie di quelle previste dopo il primo provvedimento di legge, sono stati così restrittivi a lasciare fuori molti esodati. La seconda: gli esodati erano meno di quelli previsti. La prima comporta che il problema sia ancora aperto per molte persone, la seconda che la questione sia stata risolta.