Filippi (Siulp Veneto): in Veneto sintomi di mafia

Venerdì, 25 marzo 2011
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In vista del convegno "A casa nostra. Costruire insieme percorsi di legalità" promosso per lunedì 28 marzo prossimo a Mestre (Quid Hotel) dalla Filca Cisl del Veneto abbiamo chiesto a Silvano Filippi, segretario del Siulp del Veneto, di inviarci una anticipazione di quanto avrà modo di dire quale relatore del convegno stesso. La pubblichiamo, di seguito,  integralmente.

Ma davvero la mafia ha messo le mani sul Veneto? Se con il sintagma "mettere le mani" si intende dire che esiste una infiltrazione mafiosa, o quantomeno di capitali mafiosi, che rappresenta una seria minaccia per la tenuta del sistema economico, e di conseguenza, in proiezione, anche una minaccia per l'inquinamento delle regole basilari della democrazia nella nostra regione, la risposta è senz'altro affermativa.

Chi sostiene la tesi contraria o è affetto da inguaribile cecità, o è in malafede. I riscontri offerti dalle indagini sulla criminalità mafiosa, ed in particolare su quella di matrice n'dranghetista, dimostrano con drammatica evidenza quale sia lo stato di avanzamento della patologia nel nord Italia. E se è vero che secondo questi indicatori la Lombardia risulta essere il contesto territoriale maggiormente contagiato, il Veneto costituisce il naturale sfogo delle dinamiche evolutive del fenomeno mafioso nel prossimo futuro. Già ora, comunque,  si avvertono i primi sintomi tipici di tale presenza. E non si tratta, sia chiaro, di mere percezioni, che in quanto tali potrebbero anche essere stigmatizzate come viziate da approssimazione. Quanto semmai, anche per quel che riguarda il Veneto, di obiettive evidenze investigative.

Un fattore di stimolo determinante per l'accelerazione di questo pericoloso processo di contaminazione è la drammatica congiuntura economica. Prendo a prestito al riguardo un brano della lettera del Dr. Pignatone, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, pubblicata sul Corriere della Sera del 24 marzo 2011: «Bisogna evitare l'illusione che si possano accettare, specie in questi periodi di crisi, i capitali della n'drangheta lasciando fuori dalla porta chi quei capitali offre: prima o poi costui presenterà il conto non solo con la sua forza economica, ma anche con la minaccia, implicita o esplicita, di ricorrere alla violenza».

Questa attualissima ed invero per nulla inedita riflessione spiega, con esemplare linearità, quale sia il perverso meccanismo che può determinare il corto circuito delle relazioni socio economiche in realtà come quella della nostra regione, nelle quali esiste il sedimento ideale per la crescita dei sodalizi mafiosi, nei termini cioè indicati dal Dr. Pignatone: aziende in crisi in cerca di denaro, facili prede per i capitali da reinvestire della criminalità..

Di fronte al fondato timore che questa proiezione nel medio periodo si consolidi, l'impressione è che da un punto di vista investigativo vi sia una sostanziale impreparazione degli organi preposti.  Beninteso, non tanto per l'impreparazione del personale delle Forze di Polizia e della magistratura, quanto per una oggettiva scarsità delle risorse che possono essere destinate alla specifica attività di prevenzione e di repressione. E non si tratta solo di una penuria di tipo meramente economico, che pure esiste, ma anche e soprattutto di una mancanza di volontà politica di concentrare ogni utile sforzo per contrastare l'aggressione mafiosa.

Quando dico che manca la volontà politica intendo dire che non esiste, al momento, una chiara indicazione in questo senso da parte del Ministero dell'Interno e del Ministero della Giustizia. Vi è la tendenza a minimizzare, e a mettere la sordina mediatica rispetto a tutto ciò che ha assonanza con fenomenologie mafiose, e si predilige continuare nell'opera di diffusione di sentimenti di paura per la criminalità diffusa, molto più percepibile, è vero, ma altrettanto meno offensiva in termini di concreta ricaduta strutturale.

I lavori del seminario che il prossimo 28 marzo la Filca CISL ha organizzato a Mestre offrirà, ne sono certo, concreti spunti di riflessione e di rimeditazione dell'approccio sino ad ora tenuto. Partecipare, anche per la qualità degli altri relatori presenti, sarà una valida occasione per approfondire questa allarmante tematica

Filca Cisl, Siulp