Intervista Dott. Mario Gobbi
Il dottor Mario Gobbi è medico del lavoro presso lo Spisal della Asl di Verona.
Quali sono le dimensioni dell'esposizione all'amianto nel veronese?
Nel veronese, gli ex esposti abbiamo stimato possano essere circa 2.000. Di sicuro sappiamo che si sono moltissime aziende che hanno usato, nel passato, amianto, o come materia prima nella produzione oppure che lavoravano in edifici costruiti anche con l'amianto. Nel primo caso abbiamo lavoratori che sono stati esposti direttamente all'amianto come è il caso delle aziende termo meccaniche che producevano caldaie o forni da panificazione dove l'amianto era normalmente usato come isolante. Dove invece l'edificio aziendale era isolato o coibentato con l'amianto allora i lavoratori esposti sono soprattutto i manutentori.
Il dottor Romeo ha affermato che più elevata la quantità di fibre inspirate più alto è il rischio di ammalarsi di amianto. Ma la possibilità di ammalarsi rimane comunque una specie di lotteria con la morte?
Noi facciamo previsioni sui grandi numeri. Sappiamo che non esiste una dose minima di esposizione sotto la qualche non c'è il rischio di ammalarsi. Abbiamo infatti casi professionali dove il mesotelioma si è generato da una presenza di fibre di amianto riscontrate nei polmoni molto bassa. Sappiamo anche più si è esposti più c'è rischio.
Ci sono ancora in giro per le nostre città e campagne capannoni, grandi e piccoli, con il coperto in eternit? Chi vi abita vicino è a rischio?
Se parliamo di inquinamento ambientale da amianto questo derivava essenzialmente dai freni e dalle frizioni delle auto che erano fatti, fino al 1992, con questo materiale. Il contributo a questo inquinamento da parte delle coperture in eternit si ha quando questo materiale comincia a deteriorarsi. Allora è necessario attuare una bonifica. Se però l'eternit è in buono stato di conservazione il rischio di inquinamento è bassissimo o nullo.
Se il nostro vicino ha un capanno ricoperto in eternit che si sta sbriciolando a chi possiamo rivolgerci per obbligarlo ad una bonifica?
All'Arpav o alla Polizia Municipale del comune dove abitiamo.
