Verona. Muore sul lavoro, ucciso, forse, dal caldo

Lunedì, 01 luglio 2019

La Cisl sta considerando se costituirsi parte civile per valutare se c’è la responsabilità di qualcuno nella morte di un giovane kosovaro di 24 anni, giovedì scorso, all’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, nel Veronese.

L’operaio, terzista per una ditta di Brescia, giovedì scorso, quando le temperature avevano sfiorato i 40 gradi, si era sentito male al termine della giornata di lavoro in un cantiere a San Zeno di Colognola ai Colli.

Adesso sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso mentre sono in corso le indagini della procura.

La Cisl chiede anche di “usare un briciolo di buon senso perché a certe temperature non si può lavorare”.

Sempre giovedì scorso e sempre nel Veronese, un contadino di 77 anni, Giorgio Barana, è morto in seguito ad un grave colpo di calore mentre era impegnato a lavorare nei suoi campi a Mozzecane. Non si sa, al momento, se la vittima soffrisse di patologie che avrebbero acuito gli effetti del clima torrido di questi giorni.