Fai Cisl | Martedì 2 luglio a Verona, la tappa veneta di presentazione del rapporto sui lavoratori immigrati nell’agroalimentare.
Appena all’indomani dell’ennesimo incidente mortale che ha rivelato sullo sfondo una situazione di pesante sfruttamento e caporalato, arriva anche in Veneto la presentazione del Rapporto “Made in Immigritaly. Terre, colture, culture”, commissionato da Fai Cisl nazionale al Centro studi Confronti. L’evento si terrà domani, martedì 2 luglio 2023, alle ore 10.30 a Verona, presso la Biblioteca Capitolare (piazza Duomo 19).
Primo rapporto sui lavoratori immigrati nel settore agroalimentare, indaga i modi in cui il lavoro svolto da persone immigrate è gestito in specifici contesti, con l’obiettivo, oltre che di analizzarne le criticità, pure di delineare i diversi profili del fenomeno, a partire anche da quelli più virtuosi, frutto di meccanismi di cooperazione, apprendimento e scambio reciproco e integrazione locale. Nello specifico, attraverso la raccolta di dati, analisi e proposte, la ricerca esamina nove casi studio tra i quali alcuni dell’area vitivinicola della Valpolicella e della produzione di asparagi tra bassa padovana e Polesine.
Dopo l’introduzione ai lavori di Andrea Zanin, segretario generale di Fai Cisl Veneto, i saluti istituzionali di monsignor Bruno Fasani, prefetto della Biblioteca Capitolare, Michele Bertucco, assessore al lavoro del Comune di Verona, Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, e Giampaolo Veghini, segretario generale di Cisl Verona.
Seguiranno gli interventi di professionisti ed esperti sui temi: Gloria Albertini, sociologa di Caritas Verona e Cestim, Monica Guidolin, antropologa sociale ed etnologa, Letizia Bertazzon di Veneto Lavoro, Massaer Diane, presidente di Anolf Veneto, e Rando Devole, sociologo esperto di migrazioni. A moderare l’incontro la giornalista Romina Disconzi; al segretario generale di Fai Cisl nazionale Onofrio Rota sono affidate le conclusioni dell’evento.
