Comitato esecutivo Cisl Veneto: istituto il nuovo dipartimento “Welfare” e avviato il percorso per la nascita di Iscos regionale
Si è riunito lo scorso lunedì il Comitato esecutivo di Cisl Veneto, un momento importante di confronto per leggere il presente, focalizzare le priorità e definire il lavoro dei prossimi mesi per l’organizzazione. Tra i punti centrali all’ordine del giorno l’analisi della situazione politica e sindacale attuale e l’istituzione del nuovo dipartimento dedicato al welfare, che si aggiunge ai cinque già attivi.

Annunciato anche l’avvio del percorso per la costituzione dell’associazione Iscos Veneto, che raccoglie l’esperienza del comitato già attivo sul territorio regionale in supporto alla ong nazionale che da oltre quarant’anni si occupa di cooperazione internazionale e promozione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo.
Durante i lavori, il segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini ha tratteggiato il quadro politico e sindacale attuale, sottolineando l’importante ruolo di Cisl in questa fase e la necessità di ribadirlo: «Questa stagione congressuale conferma una Cisl consapevole della propria identità e del bisogno di rinnovamento, con la contrattazione e la partecipazione individuate come capisaldi – ha detto, e parlando del recente referendum sul lavoro ha commentato: – il suo fallimento impone una riflessione: è stato un errore tecnico e ideologico, con un approccio populista e regressivo. Ancor più in tale contesto generale, dobbiamo tornare a valorizzare il modello che da sempre caratterizza la nostra regione. Il Veneto si è infatti storicamente affermato come regione del “lavoro che crea valore”, fondata su impresa diffusa, manifattura, autonomia operosa. Una regione che riconosce il valore della partecipazione, iscritta nel dna del suo sistema economico-produttivo: collaborare alla gestione d’impresa è oggi una forma di democrazia sociale e responsabilità condivisa».
Paglini ha poi parlato anche della sentenza sul caso PFAS emessa la scorsa settimana: «Una sentenza che rafforza proprio questa consapevolezza, richiamando alla responsabilità sociale le aziende. Per questo pensiamo che il vero conflitto sociale oggi non è più tra impresa e lavoro, ma tra chi vive della produzione, sia il lavoro o l’impresa, e chi vive di rendita: rendita finanziaria, rendita immobiliare, ma anche rendite di posizione immutabili nel tempo, rendite che non hanno anima, che non hanno umanità, che non hanno dimensione sociale».
«La nostra regione ‒ ha detto ancora Paglini ‒ sta attraversando una fase di stagnazione e incertezza generali dal punto di vista economico-produttivo, aggravata sul fronte sociale dai tagli alle risorse pubbliche e dall’aumento dei costi sanitari, rispetto ai quali è imminente un confronto con la Regione del Veneto». Anche alla luce di questa lettura, il Comitato esecutivo ha sancito la nascita di un nuovo dipartimento dedicato al Welfare (coordinato da Luca Mori), con l’obiettivo di promuovere integrazione, dialogo e sinergia tra pubblico, privato e terzo settore, e accompagnare le transizioni sociali e demografiche in corso.
«Cisl resta una comunità viva ‒ ha concluso Paglini ‒, con consapevolezza piena del proprio ruolo e lo sguardo ben saldo alla tutela dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini, nonché alla costruzione di un futuro giusto e sostenibile per il Veneto».