Treviso: cresce ma rallenta l’occupazione
In calo il mercato del lavoro in provincia di Treviso.
Nei primi sei mesi del 2019 è stato registrato un saldo positivo pari a +6.435, inferiore però al +10.280 dello stesso periodo dello scorso anno. In particolare, le assunzioni sono scese a 58.215 contro le 68.505 del primo semestre 2018.
I dati, elaborati dall’Ufficio Studi della Cisl Belluno Treviso, sono stati presentati questa mattina nella sede del sindacato, in via Cacciatori del Sile. Dalla ricerca è emerso anche un incremento in tutti i settori, soprattutto nell’industria dove il saldo fra assunzioni e licenziamenti è stato di +3.540, seguita dall’agricoltura (+1.840) e dai servizi (+ 1.050).
In aumento anche i contratti a tempo indeterminato (+6.930) grazie alla stabilizzazione di contratti a tempo determinato, agli incentivi per le assunzioni under 35 e al «Decreto Dignità».
Tra le figure più ricercate dalle aziende della Marca soprattutto operai specializzati e semispecializzati, impiegati e tecnici.
“Il mercato del lavoro sta vivendo una fase di profondo cambiamento - ha commentato il Segretario generale aggiunto Rudy Roffarè - se da un lato l’occupazione tiene e ci sono state molte stabilizzazioni contrattuali, soprattutto nell’industria, dall’altro lato si registrano salari più bassi, un aumento del part-time più imposto che scelto e orari di lavoro spezzettati, soprattutto nel settore dei servizi”.