Refosco (Cisl Veneto): “Affrontare il problema casa nella globalità con politiche strategiche e risorse adeguate”

Venerdì, 03 maggio 2024

“Diciamo no all’innesco di polemiche sterili e solo ideologiche, invitiamo piuttosto a cogliere l’occasione per un dibattito serio, per provare almeno ad avvicinarci alla soluzione delle criticità dell’edilizia popolare e affrontare l’emergenza casa”.

Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto, interviene in merito alla recente discussione sull’assegnazione delle case popolari, in seguito alla sentenza della Corte costituzionale sulla legge regionale, e alla proposta del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia di recepire quanto stabilito dalla Consulta inserendo una premialità per chi risiede da più tempo nella nostra regione.

“Quello della casa è un problema dalle mille facce – aggiunge Refosco – che resta particolarmente complesso e tende a riemergere, ahimè, solo a spot. Servono invece politiche globali e relative risorse, come diciamo da lungo tempo, per realizzare una vera strategia di investimento sull’abitare sociale e sostenibile. Perché l’emergenza abitativa, che i numeri sempre ci rivelano nella sua chiara dimensione – conclude - sembra scomparsa dalle agende politiche, a livello locale come a livello nazionale”.

La domanda di edilizia popolare, infatti, negli ultimi anni in Veneto è aumentata sempre di più da parte di persone e famiglie colpite dalle recenti crisi, ma il problema della casa interessa anche studenti universitari, anziani, giovani coppie, persone in cerca di lavoro.

“La verità – commenta Pietro Scomparin, Segretario generale Sicet Veneto, il Sindacato Inquilini, casa e territorio della Cisl - è che oggi l’edilizia residenziale pubblica non è sufficiente a dare risposte a tutti, neanche a chi è in graduatoria da anni. Ora stiamo valutando la bozza del Piano strategico delle politiche della casa in Veneto per il 2024-2029, frutto del lavoro di quel tavolo di cui facciamo parte, per esprimere le nostre osservazioni. Come sempre tutto dipenderà dalle risorse che si intendono investire (oltre a quelle in arrivo dal Pnrr), di cui non figura nel documento alcuna indicazione. Senz’altro – assicura Scomparin - presidieremo lo svolgimento del dibattito per verificare che le nostre richieste e proposte siano accolte. Stiamo a vedere…”.