Precarie, sottopagate, ma più istruite: studio della Cisl Belluno Treviso sul lavoro femminile
“Il lavoro femminile e il gap salariale a Belluno e Treviso”, questo il titolo della ricerca, curata dalla Cisl territoriale di Belluno e Treviso sulla situazione del lavoro, dell’occupazione e del reddito delle lavoratrici delle province di Treviso e Belluno. La riceca prende le mosse dall’analisi della situazione demografica e dei tassi di scolarizzazione delle donne e degli uomini e analizza il mondo del lavoro e alcuni indicatori qualitativi e quantitativi: creazione e cessazione di rapporti di lavoro, distretti produttivi e infine la disparità salariale - il cosiddetto gender pay gap - elementi che aiutano a individuare le differenze tra il mondo del lavoro femminile e quello maschile negli ultimi 15 anni. Infine, lo studio approfondisce la situazione delle Commissioni Pari Opportunità dei Comuni bellunesi e trevigiani, strumenti troppo spesso considerati desueti e comunque poco utilizzati per affrontare congiuntamente il problema delle discriminazioni e delle disparità di genere.
Il gap salariale: se un uomo a Belluno guadagna all’ora 14,62 euro lordi e a Treviso 14,79 euro, una donna ne guadagna 13,20 a Belluno e 13,28 a Treviso. Un gap salariale dettato da più fattori.
“Purtroppo il Report cristallizza con desolante certezza quanto sia ancora lontana la parità di genere e di accesso e opportunità per le donne nel mondo del lavoro - sottolinea il Segretario Cisl Massimiliano Paglini -. Partiremo da questa analisi per avviare il confronto con le istituzioni, gli enti locali, la politica e tutti gli attori sociali per ricercare soluzioni e strumenti che contribuiscano a creare nuove opportunità e prospettive che consentano di migliorare il mondo del lavoro e del sociale, soprattutto per la parte più debole della società che rimane ancora quella femminile”.