Veneto. Nel 2022 si riduce il numero delle imprese, commercio il settore più colpito
In calo, nel 2022, il numero delle imprese venete, che a fine anno si attestano sulle 424.991 unità, 4.788 in meno rispetto alla fine del 2021, registrando un decremento del -1,1%.
Calo ancora più accentuato se si guarda alle attività artigiane, che costituiscono il 28,7% delle imprese venete: nel 2022 sono 121.896, -1,7% rispetto all’anno precedente.
I comparti maggiormente colpiti sono quelli del commercio (-2,6%), dell’agricoltura (-1,9%) e dell’industria (-1,8%).
Le attività manifatturiere sono quelle che registrano le riduzioni maggiori: -4,6% per la moda, -2,9% per l’arredamento, -1,6% sia per l’elettro-meccanica che per la chimica.
In crescita solo le attività del terziario: servizi finanziari e assicurativi (+2,2% su base annua), servizi alle imprese (+1,7%), attività immobiliari (+1,5%).
Rimane più o meno stabile il numero delle imprese giovanili (la cui proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni): al 31 dicembre del 2022 sono quasi 32 mila, il 7,5% delle imprese attive in Veneto.
In leggera diminuzione (-0,4%), invece, le imprese a conduzione femminile, che a fine anno raggiungono le 88.360 unità, il 20,8% delle imprese presenti sul territorio regionale.
Su base provinciale, le contrazioni maggiori si riscontrano a Verona (-2,1%), Rovigo (-2,0%) e Padova (-1,9%). Seguono Venezia (-0,8%), Belluno (-0,6%) e Vicenza (-0,5%). In controtendenza la provincia di Treviso (+0,2% rispetto al 2021) dove, grazie ai vari bonus, aumentano le imprese nell’edilizia e nelle attività immobiliari.