Cisl Veneto: “Ripartiamo dall’apprendistato per l’inserimento nel mondo del lavoro”
L’apprendistato come strumento ideale per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, in grado di rispondere alle esigenze non solo di chi è alla ricerca di un impiego ma anche del sistema produttivo del Paese.
A discuterne insieme a Cisl Veneto, i protagonisti della formazione professionale e del mondo della rappresentanza delle imprese in Veneto e la Regione nel corso del convegno “Giovani, formazione, lavoro: ripartiamo dall’apprendistato”, tenutosi ieri pomeriggio nell’ambito della 30esima edizione di Job & Orienta.
“Nel post pandemia le imprese dovranno affrontare nuove sfide come la carenza di personale qualificato, un adeguato ricambio generazionale sia nel settore pubblico che privato, l’insufficienza di competenze acquisite in ambito scolastico, la fuga dei giovani dal nostro territorio e dalle nostre imprese – ha commentato il Segretario generale di Cisl Veneto, Gianfranco Refosco, dando il via al convegno - . Riteniamo che l’apprendistato abbia le caratteristiche giuste per rispondere alle nuove esigenze delle imprese, mentre quello professionalizzante - ha concluso Refosco - può essere utilizzato per consentire il reinserimento degli over 50 nel mondo del lavoro”.
Dello stesso parere anche Orazio Zenorini, Presidente Ficiap Veneto, l’associazione degli enti di formazione professionale, secondo il quale l’apprendistato di 1° livello, quello cioè necessario per conseguire un diploma o una qualifica professionale, può essere utile sia “alle imprese, che godono di sgravi contributivi, sia agli apprendisti che sono insieme studenti e lavoratori, ricevendo una retribuzione”.
L’apprendistato di 2° livello, o professionalizzante, è stato illustrato, invece, da Eugenio Gattolin, Direttore Confcommercio Veneto: “Oltre che per i vantaggi economici, questa tipologia di contratto è molto apprezzata dalle imprese per la gradualità del percorso: l’inserimento in azienda è progressivo sia dal punto di vista economico che come impegno lavorativo. Per renderlo maggiormente attrattivo – ha aggiunto Gattolin - bisogna adeguare l’offerta alle tipologie di profili richiesti, rivedere i contenuti formativi per andare incontro alle esigenze di un mondo che richiede sempre più nuove conoscenze tecniche”.
Ancora poco conosciuto dalle imprese, l’apprendistato di 3° livello o di alta formazione e ricerca, finalizzato al conseguimento di titoli di studio quali diploma di istruzione secondaria superiore, diploma di laurea, master e dottorato di ricerca e dove inoltre è possibile svolgere il praticantato per accedere alle professioni ordinistiche. “Bisogna lavorare per divulgare nel mondo delle imprese questo strumento – ha sostenuto William Beozzo, Presidente Confapi Veneto, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata - bisogna mantenere le competenze che hanno fatto diventare grandi le nostre aziende e gli Its sono il mezzo ideale per avere nuovi collaboratori formati sulle esigenze delle imprese. Senza il ricambio generazionale per le nostre aziende non ci sarà un futuro”.
“Da parte della Regione Veneto – ha assicurato, poi, l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan – c’è una volontà di dare un’accelerazione all’utilizzo di questo strumento. L’apprendistato è, infatti, un modo per velocizzare l’incontro tra domanda e offerta, è il contratto principe per l’ingresso nel mondo del lavoro”.
Al convegno è intervenuto anche il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, che ha chiuso i lavori. “L’apprendistato – ha detto – è una tipologia di contratto che aiuta e agevola un percorso di vera inclusione dei giovani nel tessuto produttivo del Paese e favorisce la stabilità occupazionale”.