Covid-19. Bonus 100 euro in pagamento da marzo
Il premio di 100 euro introdotto dal “Decreto Cura Italia” in favore dei lavoratori dipendenti che hanno continuato a lavorare in azienda nel mese di marzo nonostante l’emergenza epidemiologica da Covid-19 non deve essere obbligatoriamente erogato nella busta paga di marzo.
A specificarlo è l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 8/E del 3 aprile 2020.
L'Agenzia spiega che, alla data della entrata in vigore del decreto, i cedolini del mese di marzo ormai erano stati quasi tutti elaborati. Le aziende che non hanno potuto inserire il bonus nella retribuzione di marzo può corrisponderlo nelle mensilità successive ma non oltre il conguaglio di fine anno.
Il premio è proporzionato al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede, a prescindere se si abbia un contratto full-timeo part-time. L’unica condizione di spettanza è il reddito complessivo del 2019, che non deve essere superiore a 40.000 euro.
Nel caso di lavoratori assunti nel corso del 2020, spetterà loro, al fine di ottenere il premio, rilasciare al sostituto di imposta un’autodichiarazione in cui si attesta l’importo del reddito di lavoro conseguito nell'anno precedente.
Il premio, proprio perché pensato per chi ha continuato a lavorare nella propria sede di lavoro, non spetta ovviamente a quanti hanno fatto ricorso allo smart working.
Al contrario, invece, è previsto per i lavoratori in trasferta che hanno continuato a lavorare senza poter adottare, quale misura di prevenzione, il lavoro agile o da remoto.