Viva la Repubblica!

Mercoledì, 01 giugno 2011

E' giovane la nostra Repubblica: nacque tra il 2 ed il 3 giugno del 1946, in quei domenica e lunedì dove tutti i cittadini italiani, donne comprese, furono chiamati ad esprimersi in un referendum istituzionale per decidere quale forma dovesse avere lo Stato.
Non fu una nascita facile. I risultati furono proclamati in via provvisoria il 10 giugno, il 13 De Gasperi ruppe gli indugi, proclamò decaduta la monarchia e assunse le funzioni di Capo di Stato in via provvisoria, fino al 18 giugno, quando la Corte di Cassazione proclamò la vittoria ufficiale della Repubblica.
Un anno e mezzo dopo, il 22 dicembre l'Assemblea Costituente, approvò il testo della Costituzione della neonata Repubblica che entrò in vigore il 1º gennaio 1948.
La nostra è Repubblica nata dalle ceneri delle dittature, dalle macerie della guerra mondiale e dalla condanna senza appello delle mostruosità del razzismo.
Fu perciò subito democratica, dandosi una Costituzione ammirata in tutto il mondo, ancora oggi punto di partenza ed arrivo per il progresso civile e sociale, regola per le istituzioni.
Fu perciò anche europeista, con il frutto immediato (1950) della Comunità Europea che, allargandosi nei contenuti e nella geografia, ci ha portato, senza guerre, con la pace, a quell'Unione Europea che oggi pensa a confini che arrivino sul Caucaso e ricompongano i Balcani.
Fu perciò egualitaria, ancorata cioè ai principi dell'uguaglianza, alla inviolabilità dei diritti del singolo come delle collettività, amica e tutelatrice delle minoranze, solidale.
Rispetto ad un mondo che si stava rapidamente dividendo un due blocchi contrapposti per ideologia e sistema economico, seppe mettere il lavoro come suo fondamento, facendone un principio nel quale si riconosce chi il lavoro lo svolge, di qualsiasi tipo, ma anche lo crea, lo cerca, lo organizza.
Come la nascita, così la sua vita non è stata facile. Anche per i festeggiamenti. Nel 1977 vennero spostati alla domenica successiva. Poi, su spinta del presidente Ciampi, dal 2001 la si è tornata a celebrare il 2 Giugno.
Domani, il suo 65° compleanno è anche giornata di festa per i 150° dell'Unità Nazionale. A confronto con gli altri grandi Stati europei siamo dunque un paese dove giovane è la sua unità e giovane è la sua repubblica. E' anche questa probabilmente la nostra forza. Quella forza che ci permettere di reggere, anche in periodi di crisi durissimi, conflitti istituzionali, politiche vecchie e fughe di responsabilità.
Ma della giovinezza non si può abusare.
Viva quindi la Repubblica, ma viva bene.

Franca Porto