Ridurre le tasse, a partire dal lavoro dipendente

Venerdì, 23 ottobre 2009

Una recentissima analisi sulle Dichiarazioni dei redditi fatte dai lavoratori dipendenti e dai pensionati curata dalla Cisl e dal nostro Caaf ha confermato che il reddito di lavoro in questi ultimi anni ha perso una parte del suo valore reale a seguito dell'aumento del peso delle imposte causato dal fiscal drag. Un contribuente medio si è ritrovato a pagare nel 2008 circa 190 euro in più di tasse rispetto all'anno precedente.
La pressione fiscale sui redditi di lavoro dipendente e di pensione è dunque aumentata e possiamo dirlo non sulla base di calcoli teorici ma confrontando milioni di modelli 730.
Non è quindi una posizione "partigiana" o "aprioristica" quella sostenuta, da alcuni mesi, dalla Cisl circa la necessità di ridurre le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Una richiesta ribadita anche subito dopo che il Presidente del Consiglio ha messo per iscritto la sua volontà di ridurre progressivamente, fino alla sua soppressione, l'Irap alle imprese.
L'Irap è una tassa che porta in media alla Stato 38-39 miliardi di euro all'anno, pari a circa il 9% del totale delle entrate tributarie. E' anche una entrata territoriale, cioè destinata agli enti locali, assieme alle addizionali Irpef comunale e regionale.
Dunque non parliamo di spiccioli. Ma non sono poca cosa nemmeno le imposte pagate da dipendenti e pensionati. Sono questi redditi ad alimentare in media l'85% dell'Irpef, anche nelle fasce di reddito più alte.
Ridurre le tasse al lavoro dipendente non è però solo un modo per riportare il prelievo fiscale tra questi contribuenti agli stessi livelli di qualche anno fa o per venire incontro a chi partecipa al 100% alla costruzione della ricchezza nazionale (non così si può dire per gli evasori e per gli esportatori di capitali all'estero) senza quelle possibilità del fai da te sul fisco che hanno le altre categorie del lavoro.
Ridurre le tasse al lavoro dipendente significa anche sostenere i redditi di milioni di persone che lavorano o che sono in pensione e i loro consumi. La crisi, che ricordiamo è seguita ad una lunga fase di crescita fortissima dei prezzi, ha infatti debilitato le disponibilità economiche di molte famiglie a basso reddito.
La proposta della Cisl, in materia di riduzione delle tasse, percorre due vie. La prima è quella di riduzione delle aliquote che premi soprattutto le famiglie numerose, la seconda è la riduzione, se non l'azzeramento del prelievo fiscale sugli aumenti salariali effetto della contrattazione per la produttività. Proponiamo anche che su tutta la partita fiscale si trovi una proposta comune sindacato e associazioni imprenditoriali. Infine una avvertenza: l'Irap è una imposta locale (regionale) e dopo la cancellazione dell'ICI è l'unica grande voce di entrata per le autonomie locali.
La sua eliminazione nel mentre si persegue l'obiettivo del federalismo fiscale è un bene o un elemento controproducente?

fisco, Franca Porto