La violenza contro le donne: un oltraggio per tutti.

Martedì, 25 novembre 2008

La violenza fisica contro le donne, anche in Italia, anche in Veneto, è ancora una drammatica realtà che va ben oltre i fatti della cronaca.
In occasione di questa giornata del 25 novembre che l'ONU ha dedicato a questo tema (segno indubbio della sua dimensione quantitativa ed estensione geografica) vale la pena di riflettere sulle più recenti indagini conoscitive quali il Rapporto Istat del 2007 e il lavoro pubblicato dalla Commissioni Pari Opportunità del Veneti quest'anno.
Ne esce una realtà molto diversa dalle più diffuse credenze.
Sono soprattutto le regioni del nord quelle dove le violenze (dalle aggressioni allo stupro) sono più diffuse.
Il nostro Veneto è ai primi posti per incidenza della violenza fisica e sessuale subita nel corso della vita dalle donne.
Un fatto che si può spiegare considerando che nelle stesse regioni troviamo il maggior tasso di occupazione femminile che significa autonomia economica e quindi libertà ed indipendenza per la donna.
Questa spiegazione trova conferma in un altro dato che sfata tanti luoghi comuni: la violenza avviene nella gran parte dei casi in famiglia, quella che vive tra le pareti domestiche e quella più ampia, che si allarga agli amici ed ai colleghi di lavoro.
La donna continua a pagare di persona le sue conquiste, la sua emancipazione.
La Cisl è impegnata fin dalla sua costituzione sulle lotte per i diritti delle donne, a partire dalle donne lavoratrici. Lo è anche oggi in quanto sindacato che pone al centro della sua azione la persona, donna o uomo.
La violenza contro le donne non è solo un fatto, spesso una sub- cultura, da condannare senza mezzi termini. E' anche un ostacolo alla piena crescita sociale e civile di tutte le persone, delle donne come degli uomini, e quindi della società.
Il progresso sociale ha bisogno delle forze intellettuali, delle idee e delle volontà di tutti.
Per questo abbiamo promosso la manifestazione di oggi a Mestre, che sarà tanto più significativa, quanto più saranno gli uomini, figli, mariti, amici e colleghi che si intervalleranno con le donne nella catena umana che percorrerà le vie della città.

donne