Violenza sulle donne. Riattivato dall’Inps il Reddito di libertà

Martedì, 20 settembre 2022

Riattivato dall’Inps il Reddito di libertà per il quale sono stati stanziati 9 milioni di euro destinati a favorire l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza e in condizione di povertà, che possono così riacquistare la propria autonomia e trovare una nuova abitazione, continuando a garantire l’impegno scolastico e formativo dei figli minori.

Per poter usufruire del contributo (per una cifra massima di 400 euro mensili pro capite, per non più di 12 mesi) si deve essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea (oppure di regolare permesso di soggiorno se cittadine extracomunitarie), della residenza in Italia, nonchè delle dichiarazioni del rappresentante legale del Centro antiviolenza che ha preso in carico la vittima di violenza e del responsabile del Servizio sociale professionale di riferimento territoriale attestante lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente.

La domanda deve essere presentata all’INPS tramite gli operatori del Comune di residenza.

Le risorse messe a disposizione serviranno a liquidare, in ordine cronologico di presentazione, dapprima le domande non accolte lo scorso anno per insufficienza di budget e, a seguire, quelle nuove.

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