Treviso. Aggressione autista Mom, Bergamin (Fit Cisl): “Necessaria una maggiore tutela”

Giovedì, 21 aprile 2022

“Non è possibile tollerare che la prima causa di infortuni sul lavoro per autisti e controllori sia rappresentata dalle aggressioni”.

All’indomani dell’aggressione subìta da un autista della Mom a Nervesa della Battaglia, ferito al volto e a un braccio da un giovane salito sul bus sprovvisto di biglietto ma con un coltello a serramanico in tasca, Stefano Bergamin, della Segreteria Fit Cisl Belluno Treviso, chiede all’azienda e alle forze dell’ordine nuove misure di sicurezza a tutela dei conducenti degli autobus.

Alcuni provvedimenti sono stati già presi, grazie anche alle sollecitazioni delle Rsu recepite dall’azienda, come la presenza nelle corriere di ultima generazione del “panic button”, il pulsante che gli autisti possono premere per chiedere aiuto alla centrale operativa Mom e alle forze dell’ordine in caso di pericolo, ma secondo il sindacalista della Fit Cisl non sono ancora sufficienti.

“Il problema – spiega Bergamin - è che i conducenti coprono un’area troppo vasta, anche oltre la provincia di Treviso, per cui non sempre la risposta è immediata, dipende da dove si trovano col mezzo e dalla disponibilità d’intervento delle forze dell’ordine. Abbiamo chiesto alla dirigenza di Mom – aggiunge - che potenzi la collaborazione con la Prefettura per una maggiore tutela degli autisti. I conducenti - conclude Bergamin, che è coordinatore delle Rsu in Mom - sono lavoratori che svolgono un servizio pubblico importante: portano i nostri ragazzi a scuola, gli anziani a fare la spesa, i cittadini a lavorare. Vanno tutelati e protetti con ogni mezzo, perché non è pensabile che vengano esposti a rischi così gravi svolgendo il loro lavoro”.

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