Speedline. In duemila alla manifestazione di ieri a Santa Maria di Sala
Vi erano oltre duemila persone ieri a Santa Maria di Sala, nel Veneziano, alla manifestazione in favore della Speedline: lavoratori, sindacati, Confindustria, istituzioni locali, tra cui il sindaco di Venezia Luigi Bugnaro, parlamentari e la Chiesa con il patriarca di Venezia Francesco Moraglia.
"Quella di oggi è stata una giornata storica – ha commentato Matteo Masiero, Segretario generale Fim Cisl Venezia - una dimostrazione di sostegno trasversale alle lavoratrici e ai lavoratori della Speedline e più in generale all'industria del nostro territorio. Adesso è importante costruire una proposta per dare un futuro certo a questa impresa perché – ha spiegato Masiero - dentro queste mura non ci sono solo ruote, ma tecnologia, idee e innovazione. Questo è ciò che spiegheremo alla direzione di Ronal – ha concluso -cercando un confronto costruttivo e dignitoso per un progetto nuovo e di rilancio”.
“La Speedline rappresenta una vertenza simbolo del Paese – ha, poi, aggiunto il Segretario generale della Fim Cisl nazionale, Roberto Benaglia, concludendo la manifestazione - Oggi è stata una giornata importante. La manifestazione a difesa dell’occupazione per la Speedline ha visto coalizzate parti sociali, ecclesiali, economiche, amministrative e sindacali con un unico obiettivo: il valore del lavoro. Nella settimana in cui l’Economist dà valore all’Italia come eccellenza in Europa – ha proseguito Benaglia - non possiamo accettare che ci siano multinazionali che per qualche calcolo speculativo pensino di cancellare una storica industria, con oltre 650 dipendenti, che oggi produce, assume e ha grandi capacità competitive. Non esiste nessuna ragione che possa giustificare la scelta di chiusura della Speedline – ha, infine, sottolineato il Segretario Fim - La crisi dell'automotive non è assolutamente inerente alla situazione dell'azienda e chiediamo già dai prossimi incontri di confermare la disponibilità della multinazionale Ronal a rivedere la scelta e a confermare la capacità produttiva e occupazionale per il prossimo futuro”.
