Scavazzin (Cisl Padova Rovigo) e Refosco (Cisl Veneto): “Contrattazione per combattere il lavoro povero”

Giovedì, 23 giugno 2022

La situazione economico-sociale del territorio, il dibattito in corso sul salario unico, il PNRR e la transizione ecologica sono stati al centro del Consiglio generale della Cisl Padova Rovigo tenutosi nei giorni scorsi alla presenza del Segretario Generale Cisl Veneto Gianfranco Refosco e del Segretario Confederale Giulio Romani.

“Il momento attuale è segnato da un profondo senso di incertezza sociale e di destabilizzazione dato soprattutto dal protrarsi di una guerra di cui non si intravedono ancora gli esiti e della pandemia, che siamo ben lungi dall’esserci lasciati alle spalle – ha dichiarato Samuel Scavazzin, Segretario generale della Cisl Padova Rovigo, aprendo i lavori – La proposta di un patto sociale, lanciata dal segretario Luigi Sbarra al congresso della Cisl nazionale il mese scorso, sembra l’unica via per uscire da una situazione sempre più complessa”. In merito al salario unico, invece, per Scavazzin bisogna promuovere la contrattazione collettiva “che interessa, oltre al minimo tabellare, tutti gli altri trattamenti che con una legge sul salario minimo andrebbero invece persi, come gli scatti di anzianità, i premi di produzione, la previdenza complementare e il welfare, indispensabili a contrastare concretamente il lavoro povero».

Ed è proprio sul lavoro povero che il Segretario generale Cisl Veneto, Gianfranco Refosco, invita a lavorare. “Ci sono grandi fasce di lavoro nero o grigio – ha sostenuto - Abbiamo tante forme contrattuali, dove non c’è un minimo garantito. In Veneto una donna su 5 che lavora ha un contratto part-time involontario. La strada – per Refosco - è quella di intervenire su tutti i fronti del lavoro povero e di farlo tramite la contrattazione”. In merito al PNRR, il Segretario Cisl Veneto ha sottolineato che “il vero problema di questo Paese è che non ci sono i progetti. O noi riusciamo a qualificare in pochi mesi la nostra capacità di stare nei tavoli e di portare proposte, o rischiamo di essere soltanto spettatori”, mentre sulla questione della transizione ecologica “la strada maestra è quella di prepararsi. Dobbiamo imparare a gestire questo cambiamento da ora – ha concluso Refosco - sapendo che non c’è una transizione ecologica positiva senza sostenibilità sociale”.

Il Segretario Confederale della Cisl nazionale Giulio Romani è tornato, infine, sul lavoro povero: “Tutte le diagnosi concorrono a legarlo al numero di ore lavorate, alla discontinuità e al numero di componenti della famiglia che lavorano, quindi disoccupazione, soprattutto femminile – ha detto - A questo si aggiunga l’aumento del costo dell’abitazione. La Cisl – ha aggiunto Romani - chiede una politica fiscale che restituisca fisco sui salari medi, una politica sociale, un intervento sui prezzi che fermi la speculazione, una revisione dei criteri di calcolo dell’inflazione e, sulla produttività, l’idea che divenga strumento di programmazione e di contrattazione di primo e secondo livello”.

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