Pensioni. Paglini (Cisl Belluno Treviso): “Più equità nel sistema previdenziale”

Lunedì, 20 settembre 2021

“È necessario mettere ordine agli squilibri evidenti, rivedendo il sistema previdenziale nell’ottica di una maggiore equità”.

A poco più di tre mesi di distanza dallo scadere di Quota 100 (ossia la possibilità di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi), previsto per il 31 dicembre prossimo, Massimiliano Paglini, Segretario generale della Cisl Belluno Treviso, avvisa del rischio “di un brusco ritorno, al 1° gennaio 2022, alle regole generali della legge Monti-Fornero e quindi ad uno ‘scalone’ di 5 anni, in quanto l’età richiesta per la pensione di vecchiaia sarebbe di 67 anni”.

Nei giorni scorsi, Cisl, Cgil e Uil hanno presentato al Governo una piattaforma unitaria con l’obiettivo di migliorare e riformare il sistema pensionistico, “ma – dichiara Paglini - il Governo ancora non si è espresso: sulle pensioni chiediamo che si smetta di mettere in campo provvedimenti estemporanei. Il sistema previdenziale va stabilizzato attraverso una maggiore flessibilità in uscita e correggendo le iniquità evidenti ben prima di Quota 100 e sulle quali quel provvedimento non ha per nulla inciso. Per la Cisl – aggiunge il Segretario della Cisl Belluno Treviso - 62 anni di età e 41 di contributi sono sufficienti per andare in pensione. Inoltre – sostiene - oggi è più che mai necessario il riconoscimento pensionistico della gravosità dei lavori usuranti e del lavoro di cura, ma anche l’introduzione di una pensione di garanzia per i più giovani e per chi svolge lavori intermittenti e discontinui, l’estensione e il rafforzamento dell’APE sociale e la tutela del potere di acquisto delle pensioni, anche con l’allargamento della platea dei percettori della quattordicesima mensilità”.

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