Legge delega per la non autosufficienza. Fnp, Spi e Uilp Veneto: “Non perdere altro tempo”

Mercoledì, 12 ottobre 2022

Approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri la legge delega “per la promozione della dignità delle persone anziane e per la presa in carico delle persone non autosufficienti”, che darà al Paese una cornice di riferimento per la gestione della non autosufficienza nella popolazione anziana, condizione che interessa in tutta Italia 3 milioni di persone e in Veneto 180mila.

“Abbiamo spinto tantissimo per l’approvazione della legge delega sulla non autosufficienza - hanno commentato le Segretarie generali di Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil Veneto, Tina Cupani, Elena Di Gregorio e Debora Rocco - ma per mantenere i finanziamenti del PNRR la data di scadenza del percorso legislativo è marzo 2023: vigileremo – hanno assicurato - affinché il nuovo Governo e il nuovo Parlamento non perdano altro tempo, perché non ce n’è”.

I sindacati dei pensionati sono però preoccupati per l’aumento dei costi di gestione delle Rsa a causa del caro bollette, costi che rischiano di essere scaricati sulle famiglie degli anziani ospiti in struttura. “È assolutamente prioritario ora – sottolineano le Segretarie - che la Regione trovi le risorse per sterilizzare l’aumento delle rette nelle case di riposo che, anche con impegnativa, sono comunque elevate” (circa 1.800 euro mensili, più di quanto prende la metà dei pensionati in Veneto).

Fnp, Spi e Uilp Veneto, infine, denunciano la mancata riforma delle Ipab da parte della Regione, che non ha nemmeno accolto le proposte avanzate dai sindacati, come l’adozione di impegnative di residenzialità progressive, sia per gravità della non autosufficienza che per capacità economica del paziente ospite, invece di una quota unica come fatto recentemente.

“Assistenza domiciliare, semiresidenzialità e residenzialità sono aspetti integrati nella gestione della non autosufficienza – hanno concluso i sindacati dei pensionati - se la riforma fosse stata fatta a suo tempo, avremmo da anni un sistema più ampio e integrato nel territorio di servizi per anziani non autosufficienti”.

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