Incidente mortale al Colorificio Casati. I sindacati: “Non sono numeri, sono persone”

Giovedì, 03 marzo 2022

“In attesa dell’esito delle indagini, ci domandiamo come possa ancora accadere che in una azienda da tempo sul mercato della chimica avvenga un incidente di tale gravità”.

I sindacati di categoria del settore chimico Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil di Verona, all’indomani dell’infortunio all’interno del Colorificio Casati di Quinto di Valpantena, che ha provocato la morte del 59enne Graziano Dal Corso, tornano a sottolineare l’importanza della salute e della sicurezza sul posto di lavoro. Tema che avevano evidenziato già lunedì scorso, 28 febbraio, dapprima nel corso di una manifestazione in piazza Bra e poi in un incontro con il Prefetto.

“Pur riscontrando una diminuzione di 8,3 punti percentuali sul 2020 - dichiarano Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil di Verona - nel 2021 la nostra provincia è stata quella con il più alto numero di infortuni mortali (22 morti, con una media di due al mese), mentre sempre nel 2021 ne sono stati denunciati 1.221 a livello nazionale, con una media di circa 3 morti al giorno. Non sono numeri! Sono persone! – sottolineano i sindacati - Lavoratrici e lavoratori che non ci sono più a causa di infortuni che non dovrebbero accadere, che ci esortano a richiedere di intensificare l’attività dei soggetti istituzionali preposti alla prevenzione e al controllo dei luoghi di lavoro”.

Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil rivolgono, quindi, un appello ad istituzioni, enti preposti e associazioni datoriali affinchè si realizzi insieme “una iniziativa di promozione di tutte le buone pratiche utili ad affermare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Alla Regione Veneto – aggiungono - chiediamo un maggior impegno in sintonia con il Nuovo Piano Strategico per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro in discussione in questi giorni con Cgil Cisl Uil, destinando maggiori risorse alla prevenzione e ai controlli, implementando gli organici, diffondendo la cultura della sicurezza e rilanciando il piano di formazione degli addetti alla prevenzione. Serve costruire un deterrente – concludono - soprattutto verso quelle imprese meno o poco sensibili alla protezione delle persone, una parte ancora troppo grande del mondo della produzione di beni e servizi che guarda alla sicurezza sul lavoro come ad un costo e non come ad un investimento”.

#sicurezzasullavoro #incidentisullavoro #Verona #FemcaCislVerona #FilctemCgilVerona #UiltecUilVerona