Fnp Cisl: “In Veneto oltre 1 milione di anziani, servono prevenzione assistenza e sanità territoriale”

Giovedì, 30 settembre 2021

Oggi in Veneto vivono 1 milione 140mila anziani, di cui il 32% circa over 80. Numero destinato a crescere nel tempo: nel 2050, secondo le previsioni Istat, i veneti over 65 saranno oltre 1 milione e 650mila, con quasi il 42% di grandi anziani. Inoltre, sempre secondo i dati Istat, in Italia, al 2019, il 52% degli anziani (circa 7 milioni) presenta multimorbilità, 3,8 milioni hanno una grave riduzione dell'autonomia ed 1 milione necessita di assistenza totale.

“Questi numeri – commenta Tina Cupani, Segretaria generale Fnp Veneto - ci dicono tre cose. È essenziale impiegare risorse nella prevenzione, perché le malattie croniche cominciano a comparire ben prima della terza età. È fondamentale ripensare a tutto il sistema dell'assistenza ai non autosufficienti: abbiamo visto che la residenzialità non può essere l'unica via. E lo strumento principale – sottolinea - deve essere il rilancio della sanità territoriale, con gli organici riportati a regime e un'organizzazione vicina al paziente”.

Domani intanto, 1 ottobre, si celebra la Giornata internazionale delle persone anziane, mentre il 2 ottobre in Italia è la Festa dei nonni.

“È il secondo anno che celebriamo queste giornate nel contesto della pandemia da Covid-19, alla quale gli anziani hanno pagato un tributo più alto di altri in termini di vite e di qualità della vita - considera Tina Cupani - vorremmo un regalo dalle istituzioni. Chiediamo un cambio di rotta nella programmazione politica, sociale e sanitaria pensando agli anziani e ai nonni di oggi, ma soprattutto di domani, perché saranno un terzo della popolazione di cui moltissimi over 80. I fondi del PNRR – suggerisce - sono un'occasione unica con obiettivi ambiziosi: non sprechiamoli”.

La Segretaria Fnp Veneto, infine, evidenzia l’urgenza di “una riforma strutturale del sistema previdenziale per garantire a chi è in pensione o ci sta andando un assegno che mantenga nel tempo il suo potere d'acquisto”. Su 1 milione e 270mila pensionati veneti, infatti, oltre la metà (il 53%) percepisce una pensione bassa, fino a 1.500 euro lordi al mese, percentuale che aumenta al 68% se si considerano le sole donne.

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