Decreti Aiuti e pensioni. Fnp Cisl Veneto, “Mettere pezze non basta più, subito riforme strutturali”

Giovedì, 29 settembre 2022

Il 92% dei pensionati veneti (circa 1,1 milioni) con la pensione di ottobre si vedrà riconosciuto l'incremento del 2% stabilito col Decreto Aiuti Bis. Aumento che, a seconda della fascia di reddito, andrà dai 10 ai 52 euro, ma che per la metà dei pensionati si attesterà sui 30 euro.

A novembre, inoltre, è previsto il bonus una tantum da 150 euro previsto dal Decreto Aiuti Ter per i pensionati (il 52%, ossia 666mila) con un reddito annuale fino a 20mila euro lordi.

“Indubbiamente sono soldi utili – commenta la Segretaria generale Fnp Cisl Veneto, Tina Cupani - ma è evidente che restano insufficienti a contrastare il costo della vita che, tra prezzi dei beni al consumo e caro bollette, è diventato insostenibile per i redditi medio-bassi. Non c'è però percezione di sollievo – aggiunge Cupani - I pensionati non accettano più queste piccole pezze e questi interventi in corsa, che pur sono doverosi dato l'evolversi quotidiano della situazione internazionale. Adesso si formerà un nuovo Governo con una solida maggioranza parlamentare – conclude la segretaria Fnp Veneto - ci aspettiamo proposte concrete di riforme strutturali sulle quali confrontarci”.

Tra le riforme che la Fnp chiede da tempo: una revisione complessiva dell'imposizione fiscale che riveda la tassazione sulle pensioni, una riforma del sistema previdenziale che tenga conto dell'invecchiamento della popolazione e del calo demografico e interventi che promuovano e sostengano il lavoro di qualità, soprattutto per donne e giovani.

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