Cisl Belluno Treviso. La manovra al centro del Consiglio generale oggi a Mogliano Veneto

Giovedì, 22 dicembre 2022

“Siamo per un sindacato che eserciti a pieno il proprio ruolo di soggetto di rappresentanza e per questo sosteniamo con forza che si debba stare inchiodati ai tavoli negoziali”.

Lo ha affermato il Segretario generale della Cisl Belluno Treviso, Massimiliano Paglini, nel corso del Consiglio Generale tenutosi questa mattina a Mogliano Veneto evidenziando che “al tavolo con il governo abbiamo espresso tutte le nostre perplessità per alcuni provvedimenti previsti nella manovra 2023. In particolare, ciò che più ci inquieta – ha sottolineato - non sono solo le già pesanti decisioni di non applicare la piena rivalutazione delle pensioni o un fin troppo timido taglio al cuneo fiscale per i dipendenti, ma sono le decisioni in controtendenza al governo Draghi che segnano l’humus politico e culturale in cui si muove il Governo. Se è vero come è vero che la coperta è corta, con un debito pubblico tra i più alti al mondo e una mancata crescita da trent’anni a questa parte (salvo gli ultimi due anni post Covid) - ha proseguito il Segretario generale della Cisl Belluno Treviso - per ottenere maggiori risorse per gli investimenti e lo stato sociale non vi è alternativa a una poderosa lotta all’evasione fiscale che riduca questo abominio, che vede l’Italia, unico tra i Paesi avanzati, reggersi sulle spalle di dipendenti e pensionati”.

Paglini ha poi affrontato la questione salariale, con la mancata crescita degli stipendi in Italia. “Per noi – ha dichiarato - è la priorità da affrontare attraverso la riduzione del cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente e una maggiore e più puntuale distribuzione della ricchezza prodotta. È fondamentale ridare dignità e decenza al lavoro”.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i risultati della ricerca realizzata dall’Ufficio Studi della Cisl sulle condizioni del lavoro nelle due province da cui emerge come, nel corso dell’ultimo anno, un giovane su sei abbia cambiato lavoro.

“Chi cambia lavoro - ha spiegato Paglini - cerca miglior salario, ma anche più welfare, più flessibilità, più armonizzazione tempi di vita e di lavoro, percorsi di crescita, formazione. In particolare i giovani dichiarano di ricercare queste caratteristiche perché le attuali generano profonda insoddisfazione, soprattutto nei settori dell’agricoltura, dei trasporti, del magazzinaggio, delle attività finanziarie e assicurative e della sanità e assistenza sociale”.

Al Consiglio generale era presente anche Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto, che ha sottolineato l’importanza della “mobilitazione per affrontare efficacemente i problemi del sistema socio-sanitario e il deterioramento della qualità dei servizi e della capacità di dare risposte”. In merito alla manovra, “l’unica certezza - ha detto Refosco - sono i 2.740 miliardi di debito pubblico in un contesto di innalzamento dei tassi di interesse. L’unico atteggiamento che possiamo sostenere è quello di usare tutte le risorse possibili per creare condizioni di equità e soprattutto di sviluppo e di crescita, il solo modo per abbattere il peso del debito”.

I lavori sono stati conclusi dal Segretario nazionale confederale Andrea Cuccello.

#CislBellunoTreviso #CislVeneto #Cisl #manovra #lavoro #stipendi