Chiusura Galleria Comelico, “Non accettabile, pregiudicherebbe l’economia locale”

Giovedì, 21 aprile 2022

“La chiusura della Galleria Comelico così come programmata dall’Anas non è una opzione accettabile, perché comporterebbe danni incommensurabili alla popolazione locale, alle attività produttive e al turismo”.

A sostenerlo sono 12 associazioni locali: Cisl Belluno Treviso, Cgil e Uil Belluno, Confartigianato, Confcommercio e Coldiretti Belluno, Confagricoltura Belluno - Treviso, Confindustria Belluno Dolomiti, Associazione Comelico Nuovo, Comitato Galleria Comelico Bis, Union Ladina dal Comelgo, Appia CNA.

Di fronte all’eventualità di veder chiusa la galleria in maniera totale per 535 giorni (o 745 in caso di senso unico alternato di giorno e chiusura notturna), con la deviazione del traffico, proposta da Anas, sulla Strada Provinciale 532 del Passo di Sant'Antonio, le associazioni hanno evidenziato come quest’ultima non sia adatta al traffico pesante, nè all’intensità del traffico turistico e locale e “cosa ben più grave – sottolineano - non è in grado di garantire tempi di percorrenza certi e/o compatibili con emergenze sanitarie gravi o di altro genere”.

Inoltre, pregiudicherebbe l’economia locale: “Sulla base dei dati ufficiali messi a disposizione dalla CCIAA di Belluno Treviso nel mese di dicembre 2021 – denunciano le 12 associazioni - e stimando un decremento medio del PIL locale in caso di chiusura della galleria Comelico del 40% all’anno per quattro anni consecutivi (ed al netto della possibilità di un suo recupero totale negli anni successivi alla fine dei lavori di manutenzione), il danno subito dalla popolazione e dalle attività produttive locali supererà i 200 milioni di euro”.

Le associazioni hanno quindi chiesto che venga sottoscritto “un protocollo di intesa tra Anas ed Amministrazioni Locali finalizzato alla realizzazione di una strada di servizio alla Galleria Comelico in destra orografica del fiume Piave, in grado di supplire anche in futuro ad eventuali ed ulteriori chiusure del tunnel”.

Intanto, l’Unione Montana del Comelico ha incaricato una società di ingegneria per la realizzazione di un progetto preliminare per il recupero della vecchia strada statale 52 tra Santo Stefano di Cadore e Cima Gogna.

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