Vincere la pandemia con la coesione sociale, contro i rigurgiti estremisti

Martedì, 12 ottobre 2021

I segnali erano già da tempo lucidi e i fatti duri degli ultimi giorni lo hanno confermato in misura ancor più netta. Il Paese è pervaso da un clima aspro e teso, che mina gravemente la coesione sociale e rischia di avere impatti anche sulla ripartenza. Perciò serve più che mai spingere insieme – forze sociali e istituzioni, cittadine e cittadini tutti - nella medesima direzione. Guardando a quella che deve essere per tutti noi la stella polare, ancor più in questo tempo: proteggere la democrazia e la convivenza civile.

 Anzitutto perché quelli nascosti dietro alle bandiere delle manifestazioni “No Green pass” e “No Vax” sono senza alcun dubbio attacchi violenti di matrice fascista. Ed è palese come ci sia qualcuno che ha interesse a strumentalizzare la paura, il senso di incertezza e il risentimento diffusi tra le persone, dopo più di un anno e mezzo di pandemia, per rendere instabile il Paese e creare spaccature e conflitti nella società.

 Come Cisl Veneto abbiamo espresso in questi giorni – e qui rinnoviamo – la nostra piena solidarietà e vicinanza a tutti gli iscritti e i dirigenti della Cgil veneta e nazionale per il vergognoso attacco squadrista alla loro sede nazionale, ricordando che nelle scorse settimane anche molte sedi Cisl (a Crema, Mantova, Verona, Forlì) sono state imbrattate e sono state oggetto di ingiurie e minacce fasciste. Ma insieme abbiamo anche invitato tutti i partiti politici del Veneto a una presa di posizione chiara e non ambigua di netta condanna agli attacchi fascisti ed eversivi in corso e di decisa promozione della coesione democratica.

 L’uscita dalla pandemia può essere vicina e la piena ripartenza dell’economia e dell’occupazione è a portata di mano: ci danno speranza da un lato i numeri in calo di contagi e ricoveri, come i dati in crescita sulle vaccinazioni, e dall’altro i segni di ripresa del lavoro e dell’economia. Segni che devono sollecitarci a rimanere compatti ora più che mai. Il momento delicato chiama tutte le forze democratiche all’unità e a stringere fitte le fila per non lasciare nessuna maglia larga a qualsivoglia espressione violenta che mini la coesione del Paese e la sua stabilità. È chiamato a farlo in primo luogo il sindacato, che è uno dei primi bersagli proprio perché è un vero e diffuso presidio di libertà, pluralismo, democrazia e partecipazione reale di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati.

 Perciò Cgil Cisl Uil hanno già convocato una grande manifestazione, per il prossimo 16 ottobre a Roma, in nome della coesione sociale e della democrazia e contro i tentativi sovversivi e di destabilizzazione.