Veneto: un Arsenale di idee ed azioni per andare Oltre

Lunedì, 01 agosto 2016

L’Arsenale di Venezia è un luogo la cui storia ci offre mille suggestioni. Dall’origine araba del termine - la casa dei mestieri- fatto proprio dai veneziani alla sua migliore produzione, le corde per legare le navi con la canapa che arrivava dal Don; poi ancora Dante Alighieri che se ne serve, nel XXI Canto dell’Inferno, come similitudine (la pece bollente del cantiere) per descrivere la bolgia nella quale troviamo truffatori, corruttori e concussori. Fermiamoci qui.

Per la Treccani è “complesso di darsene, stabilimenti e officine per la riparazione, la manutenzione o anche la costruzione di naviglio militare o la fabbricazione e riparazione delle armi per l’esercito”.

Alle origini del progetto Arsenale 2022 c’è qualcosa di tutto questo: l’idea di un Veneto che cresce tanto quanto si apre al mondo, che vuole riscattarsi dal degrado delle tangenti e consapevole che deve riparare e manutenere il proprio armamentario - ma anche costruirne di nuovo - per tornare a viaggiare, per mare e per terra, nell’economia globale.

Le 11 associazioni promotrici, Cisl compresa, hanno preso atto che - se si vogliono risultati - è obbligatorio mettersi insieme per fare una “casa delle idee, delle proposte e delle azioni” con le quali si può andare “oltre”.  

Non è una novità in assoluto. Nel 2012 c’è stato il Patto per lo sviluppo del Veneto, sottoscritto ufficialmente anche dalla Regione il 2 maggio dello stesso anno.

#Arsenale2022 va però oltre.

In primo luogo perché alcuni dei sette tavoli - sui quali lavoreranno in contemporanea i rappresentanti di tutte le associazioni supportati da esperti- riguardano materie di competenza (in alcuni casi esclusiva) delle parti e di conseguenza il raggiungimento degli obiettivi condivisi è responsabilità delle stesse e non di altri soggetti.

E’ il caso delle relazioni industriali, della contrattazione, del welfare integrativo, della formazione in azienda, della partecipazione, della valorizzazione del capitale umano.

Anche negli altri tavoli e materie, sulle quali le decisioni finali e la responsabilità della loro messa in opera è delle istituzioni pubbliche locali o nazionali, si intende produrre proposte (e azioni per supportarne la realizzazione)  che vadano oltre.

Ad esempio oltre le enunciazioni esenti da prassi coerente (fenomeno diffuso tra la politica locale) e oltre una certa disattenzione dei governi centrali (tutti compresi) verso questa regione.

Saranno necessari determinazione ed impegno per far sì che le scelte dei “governi” (Stato, Governo, Regione, Comuni) si allineino. Pensiamo solo all’autonomia regionale: può concretizzarsi solo se c'è un accordo, un progetto politico - istituzionale condiviso, tra Governo e Veneto (che non è solo Regione).

Questo poi non è un progetto subordinato alle scadenze della politica: la sua meta temporale, il 2022 appunto, va ben oltre i referendum e le elezioni nazionali e amministrative.

Va oltre anche ai mandati degli attuali dirigenti delle associazioni di rappresentanza che si propone invece di rinnovare aprendo le porte a nuove energie.

Ci sentiamo pienamente a nostro agio, come Cisl, in questo percorso. Avevamo annunciato al nostro ultimo congresso “discontinuità” anche con quel molto di buono che è stato fatto negli scorsi anni. #Arsenale2022 raccoglie tutte le potenzialità della discontinuità: ciò che serve per portare, definitivamente, il Veneto oltre la crisi.